"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 3 luglio 2011

AL-MAHDI, L’ATTUALE IMAM, COME GUIDA LA SHIA?

Dopo la morte del Profeta Muhammad (S), Abu Bakr venne eletto dalla shura (consultazione reciproca), a Califfo della ummah.

Gli sciiti rifiutano l’elezione di Abu Bakr ed affermano che solo Dio può decretare la guida della ummah. Sostengono inoltre, con molta enfasi, che non è conforme alla Giustizia di Dio il lasciarci senza alcuna guida divina e che questa guida divina è l’imam infallibile.
Per enfatizzare ulteriormente l’argomento, gli sciiti chiedono alle genti della Sunna: “Come è possibile che Allah abbia lasciato la sua ummah senza una guida?”.
E rispondono categoricamente che non sarebbe dunque possibile per Allah, abbandonare senza guida la ummah, dopo la morte del Profeta (S).
Superficialmente, questi sembrano argomenti validi.
Supponiamo per un momento che le Genti della Sunna accettino il presupposto fallace che abbiamo necessità di un imam infallibile che ci guidi, e che non ci sarebbe Giustizia Divina senza il lascito di una guida divina.
Se le genti della Sunna accettassero questo, allora sarebbe legittimo porre la domanda successiva che è: “Dove è ora questa guida divina?”, “Dove si trova oggi l’imam infallibile?”.
A questo gli sciiti rispondono. “Oh, è rimasto nascosto per più di 1.000 anni ed uscirà verso la fine del mondo”.
Splendido!
Ciò significa che la teoria della Giustizia Divina riguardo la guida infallibile ha funzionato per circa 300 anni!
Infatti se gli sciiti vogliono sostenere che non c’è modo che la ummah possa essere abbandonata senza guida, dopo la morte del Profeta Muhammad (S), allora perché Allah lascia la Sua ummah senza una guida dopo la morte dell’undicesimo imam e l’improvvisa scomparsa del dodicesimo?
Imam significa “guida”, come può una persona essere guidata quando la guida non è reperibile ed accessibile?
Nessuno ha avuto contatto diretto con l’imam Mahdi durante la sua occultazione maggiore, che dura da oltre 1.000 anni.
Quindi quale è il senso di tutto questo dibattito?
Gli sciiti dell’imamato accusano i sunniti di non avere alcuna guida; bene, alla resa dei conti, siamo tutti finiti allo stesso punto, no?
Gli sciiti non avevano nessun organizzazione di leadership fino alla rivoluzione iraniana, ed il sistema iraniano della “Wilayatul faqih”, attualmente in vigore in Iran, non è altro che un sistema artificiale in cui gli “esperti” si riuniscono in una shura (consultazione reciproca), per eleggere il loro leader.
Beh, questo è esattamente quello che è accaduto a Saqifa, dopo la morte del Profeta (S), quando le persone hanno eletto Abu Bakr, quindi cosa è tutto questo trambusto?
Se gli sciiti sono disposti ad accettare l’ayatollah Komeini come guida della ummah, allora perché non Abu Bakr?
Perché trovano corretto per Khomeini essere addirittura il rappresentante eletto dell’imam nascosto, ma non trovano accettabile che Abu Bakr venga eletto rappresentante della comunità Islamica?
Il pilastro principale della Shia è la necessità di un imam divino e che la guida dei musulmani sia decretata divinamente. Senza questo pilastro e fondamento, l’intera fede sciita collassa su se stessa.
Ci domandiamo ancora, perché gli sciiti possono seguire Khomeini, ma non Abu Bakr?
La verità è che l’ayatollah Khomeini è stato eletto da uomini, e quindi decade l’intero argomento secondo il quale non ci sarebbe Giustizia Divina se Allah ci lasciasse senza una guida divina.
Khomeini non è stato certamente una guida divina, e la maggioranza degli sciiti su questo è d’accordo.
Alcuni musulmani hanno eletto a loro guida Osama Bin Laden; Khomeini ha qualche raccomandazione divina più di Osama?
Il punto è che se gli sciiti avevano un imam vivo, apparentemente infallibile con un accesso straordinario alla conoscenza, allora non avremmo avuto bisogno di questo dialogo.
Invece di tutti questi dibattiti, avremmo domandato agli sciiti di guidarci al loro imam infallibile, e là sicuramente l’imam ci avrebbe dimostrato il suo diritto con la sua straordinaria conoscenza, carattere e comportamento.
Questo non è il caso di adesso.
Se qualcuno di questi tempi diviene sciita, in termini di guida per lui nulla sarà cambiato.
Egli combina le preghiere, partecipa alle celebrazioni di ashura, paga il khums ai religiosi... ma nulla riguardo l’essere guidato da un imam divino.
Allora che cosa è esattamente il senso di questo dibattito?
Gli sciiti dicono che è obbligatorio conoscere l’imam del proprio tempo, ma del così detto imam del loro tempo cosa sanno?
Qualcosa di più di un nome e del fatto che egli non uscirà fino verso la fine del mondo?
Quindi tutto sta nel sapere un nome, piuttosto che avere una reale guida?
Ma siamo in lotta per un non problema: l’imam infallibile neppure esiste.
L’occultazione dell’imam è totalmente in contrasto con le basi della ragione per cui gli sciiti sostengono che abbiamo bisogno di un imam.
La credenza sciita, di fatto, è inconsistente.
Da un lato, la vere ragione per cui abbiamo bisogno di un imam è per esserne guidati, ma ora l’imam è in occultazione, quindi quali benefici ci da ora?
Il fondamento dello sciismo è la necessità di un imam, dopo la morte del Profeta (S), e che non ha senso per Allah non nominare un successore al Profeta (S).
Ora cosa diciamo riguardo al presente? Perché gli sciiti vivono senza un imam da oltre 1.000 anni?
Perché Allah avrebbe lasciato la ummah senza una guida per più di 1.000 anni?
Per rispondere a questa domanda, gli sciiti diranno che l’imam nascosto li guida ancora, mentre è in occultazione, ma la nostra domanda è: se l’imam nascosto (Al-Mahdi) può guidare gli sciiti senza vivere con loro fisicamente, perché non poteva in nostro Profeta Muhammad (S), guidarci senza essere presente con noi fisicamente?
Così gli sciiti semplicemente provano che il loro credo (aqida) nei dodici imam è in tutto superiore al nostro Profeta Muhammad (S).
Così, ancora una volta chiediamo a bruciapelo agli sciiti: come l’imam guida la Shia?
Non vi sono sostanziali risposte a questa domanda, ma solo semi risposte.

Prima risposta della Shia:
La guida dell’imam non si limita ad una guida diretta. Ci sono altre funzioni dell’imamato, che noi non possiamo comprendere appieno, eccetto che la sua esistenza è indispensabile per l’universo.

Confutazione:
Questo è solo un argomento filosofico (derivante de convinzioni preislamiche), che non trova nessun sostegno nel Corano e negli hadith.
Ci è stato detto che alcuni angeli organizzano alcune cose nell’universo, ma non abbiamo sentito nulla di una tale straordinaria affermazione per cui gli imam sono necessari per l’esistenza dell’universo.
Se l’esistenza dell’universo fosse stata realmente legata agli imam, allora dove è questa menzione nel Corano?
Se dovessimo credere che il mondo per esistere avesse bisogno di un imam, allora chi è stato l’imam immediatamente precedente al Profeta (S)? Il Profeta (S) l’ha mai incontrato?
E perché abbiamo bisogno di qualcuno che vive sulla terra per compiere questo lavoro?
L’imam Reza, l’ottavo imam per gli sciiti, ha fatto un osservazione molto interessante:
Se Allah voleva prolungare la vita di uno dei Suoi servi per il bisogno che la gente ha di lui, avrebbe prolungato la vita del Suo Profeta” (Kashi, Marifah Al Rijal, p.379).
Quindi, dalla risposta di qui sopra, in pratica, viene meno il loro principale argomento, per cui in ogni tempo vi sarebbe la necessità di un imam per guidare la gente (una guida diretta, materiale, non di tipo filosofico).
Infatti, gli studiosi classici sciiti dicevano che non c’è bisogno di dimostrare che abbiamo bisogno di un imam divino, dal momento che è “evidente” che Allah avrebbe concesso ad ogni popolo una tale guida. Motivavano che era semplicemente logico. E si facevano beffe degli Ahl Al Sunna, per la loro mancanza di una guida tangibile.
Esaminiamo uno degli argomenti sull’esistenza dell’imamato.
Sheik Mufid, uno dei classici studiosi sciiti, ha detto: “...la razionalità ci dice che sicuramente ci dovrebbe essere una guida infallibile in ogni tempo, che non fa affidamento sulle persone in materia religiosa..perché è impossibile che le genti vivano in un tempo in cui non ci siano guide che li avvicinano al bene e li allontanano dal male. Ogni umano incompleto ha bisogno di qualcuno che lo consigli ed ogni oppressore ha bisogno di qualcuno che lo controlli..e ci vorrebbe qualcuno che insegni a coloro che non sanno, solleva dall’ignoranza, consiglia gli sviati ed esegua gli hudud (punizioni della sharia)..e risolva i conflitti di opinione, nomini i governatori, difenda i confini e protegga le proprietà..e riunisca le persone per gli ‘Id e le preghiere comunitarie”.
(Al Irshad, sez.36)
Come possiamo vedere, questo studioso, uno dei padri della teologia e dottrina sciita, dice chiaramente che ci deve essere sempre un imam infallibile, in ogni epoca, in modo da poter in pratica dirigere e governare la gente.
Per generazioni, dopo la morte del Profeta (S), gli sciiti hanno criticato i sunniti a cui mancava tale “guida divina”, e la letteratura sciita è piena di argomentazioni che sostengono sia impossibile per Allah lasciare la sua ummah senza tale guida divina.
Questo naturalmente avveniva prima che l’imam andasse improvvisamente in occultazione e sparisse per mille anni, annullando completamente tutta la teoria secondo la quale Allah avrebbe sempre dato una guida fisica, teoria che è “naturalmente auto evidente”, come indicano i classici studiosi sciiti.
Come si può conciliare la posizione classica sciita con l’attuale?

Seconda risposta della Shia:
Il beneficio dell’imam in occultazione è come il beneficio del sole quando si trova dietro una nuvola.

Confutazione:
Questa non è altro che una giustificazione poetica al problema.
Che cosa si intende esattamente con il sole dietro le nuvole?
Il sole dietro le nuvole fornisce molti benefici, troppi da elencare. Fornisce ancora molta luce, agli umani, alle piante per la fotosintesi e per il riscaldamento del pianeta. Queste sono solo alcune funzioni del sole dietro le nuvole.
Quali sono allora i vantaggi dell’imam in occultazione?
Quale è stato il beneficio che ha portato l’imam da quando è sparito?
Ha in qualche modo aiutato nella scelta della guida politica e religiosa dell’Iran?
Oggi in Iran ci sono molte questioni controverse ed i religiosi sono ai ferri corti. Alcune di queste questioni includono i limiti della wilayat ul faqih, il modernismo, i mezzi di informazione, la libertà di espressione e molti altri problemi urgenti. Ci sono anche alcuni grossi studiosi sciiti (mujtahidun) agli arresti domiciliari, perché in contrasto con le attuali politiche e guida.
Ci sono state lettere, voci od e-mail dell’imam Mahdi, per chiarire queste controversie?
Quali di questi studiosi sciiti in forte disaccordo tra di loro sono diretti e guidati dall’imam Mahdi?
Come pensa il popolo sciita di risolvere questi problemi?
Quali sono i benefici che giungono dal “sole dietro le nuvole”?
Come possiamo vedere c’è grande differenza tra una favola e la realtà, e speriamo sinceramente che gli sciiti se ne rendano conto.
La risposta che l’imam è come “il sole dietro le nuvole” è adatta solo per quei giovani a cui bastano le risposte poetiche e romantiche. Ma per la gente che vuole significato e sostanza, questa risposta non vale nulla. Naturalmente, se una persona desidera essere ingannata, allora forse questa sarà una spiegazione esaustiva. Forse anche la sciocca ed infantile immagine che l’imam è come il sole dietro le nuvole, varrà per coloro che non amano pensare da se stessi, o meglio, per chi vuole aggrapparsi alla sua fede, non importa quale.

Terza risposta della Shia:
Ecco un estratto dal sito sciita Al-Islam.org:
Il seguente hadith, conferma quello che cerchiamo di stabilire, e cioè che la vera ragione dell’occultazione non è stata spiegata al popolo, e che fatta eccezione per gli imam, nessuno sapeva nulla su si essa”.
(Da fonte sciita) l’imam Sadiq, riferendosi al Mahdi, ha detto: “Colui a cui è affidato il comando deve necessariamente vivere una vita invisibile...”, io chiesi all’imam la ragione. Lui rispose: “ Non mi è permesso rivelarne la ragione”. (Kamal ud’Din wa Tamamu An Njama, As Saduq, vol.1, pag. 127-153)

Confutazione:
Infine, gli sciiti ammettono di non sapere il motivo per cui il loro imam si è nascosto o quale vantaggio porti l’imam in occultazione.
Chiaramente questa è una mancanza di risposta.



Articolo scritto da Owais Muhammad, pubblicato da Ibn al-Hashimi, www.ahlelbayt.com
Fonte: http://www.schiiten.com/backup/AhlelBayt.com/www.ahlelbayt.com/articles/imamah/how-does-the-current-imam-lead-the-shia.html

Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/