"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 30 ottobre 2011

PRESENTAZIONE DI STUDIAMO LA SHIA

Bismillahi r-Rahmani r-Rahim

Abbiamo pensato di utilizzare come presentazione di questo nostro modesto blog la traduzione dell’articolo di presentazione di “Lies of Answering-Ansar”( www.sunnidefense.com ).
Con lo scopo di contribuire a far conoscere l’ottimo lavoro di questo sito, i suoi contenuti e scopi, da noi totalmente condivisi.
Assalam Aleikum wa RahmatuLlahi wa Barakatuh

“..quelli certamente giurano: “Non abbiamo cercato altro che il bene!”. Allah testimonia che sono dei bugiardi.” (9:107)


A PROPOSITO DI “LIES OF ANSWERING-ANSAR

Ogni setta, religione o scuola di pensiero ha un proprio modo di propagandare le sue credenze.
I metodi possono essere molto diversi tra loro, ma tutti sono concordi quando si tratta di dire la verità e rinunciare alla falsità. Non vi è scuola nota che abbia permesso genericamente di mentire, figurarsi considerarlo ammissibile in materia di propaganda religiosa.
Tra le diverse scuole di pensiero che sostengono di seguire il sentiero stabilito dall’ultimo dei profeti Muhammad Al-Mustafa (S), c’è la scuola Imamiya Ithna Ashary, al giorno d’oggi genericamente conosciuta come la Shia.
Questa scuola, pur mantenendo una visione perennemente negativa sulla maggioranza dei musulmani, i sunniti, si è concentrata esclusivamente su di loro per la sua propaganda religiosa.
Tuttavia il loro metodo di propaganda è unico, consiste per prima cosa nel dissimulare le proprie convinzioni per creare nelle masse musulmane un’atmosfera di tolleranza religiosa ed unità tra Shia e Sunna, per successivamente gradatamente introdurre malevole credenze anti Sunna tra le genti sprovvedute ed ignoranti.
Per raggiungere il successo in questo metodo di propaganda, lo strumento principale è stato quello della disonestà. Libri voluminosi ed epistole sono stati scritti da studiosi sciiti, al fine di sollevare obiezioni contro la maggioranza dei musulmani, nel tentativo di far mettere in discussione dalle masse sunnite i loro grandi studiosi e gli insegnamenti del Profeta (S) da loro onestamente trasmessi.
L’eminente studioso sunnita Abd Al-Aziz Ibn Wali Allah Al-Dihlani (morto nel 1239 E.), considerato un esperto in teologia sciita, a tal proposito ha dichiarato:
“Gli studiosi sciiti hanno compilato libri ed epistole semplicemente per amore dell’esecrazione e condanna degli studiosi dell’Ahl As-Sunna, criticando i loro predecessori: i compagni del nobile Profeta (S) ed i loro grandi successori. Ed in quelle compilazioni hanno intenzionalmente sostenuto diffamazioni, menzogne e calunnie a tal punto che, al confronto, anche l’anima di Musaylima il bugiardo sarebbe nella beatitudine!.
Tra di loro i più importanti sono Murtada Ibn Mutahhar Al-Hilli, suo figlio -conosciuto con il titolo di muhaqqiq (ricercatore)- Muhammad Ibn Hasan Al-Tusi, suo nipote materno -conosciuto come Ibn Tawus- ed Ibn Shahraahub Al-Sarawi Al-Mazandarani.
Comunque Ibn Mutahhar Al-Hilli li ha superati tutti.
Le persone che vennero maggiormente attirate da questo inganno sono coloro che erano inconsapevoli od ignoravano il livello dei loro predecessori. Essi, credendo a queste calunnie, divennero corrotti nella fede ed avversari della propria scuola, ed infine approdarono nei loro lidi”.
Thufa Ithna Ashariyya (persiano), Abd Al-Aziz Al-Dihlawi, pag.84 (Istambul)


LA METODOLOGIA E LA SUA FONDAZIONE

Nel corso della storia gli studiosi sciiti da Ibn Tawus Al-Husayni ed Ibn Mutahhar Al-Hilli fino ad Ali Al-Milani ed Abd Al-Karim Mushtaq, hanno ingannato numerose persone ignoranti utilizzando la menzogna come strumento per diffondere il loro credo, come ha sottolineato Al-Dihlawi.
Questo metodo costante di propagazione ha servito il principale obbiettivo di fuorviare gli sprovveduti di Ahl Al-Sunna wa Ahl Al-Jama’a.
Tuttavia, questa ideologia della dissimulazione non è qualcosa derivante da una visione secolare, ma piuttosto il suo fondamento è nella conoscenza di ciò a cui gli “infallibili imam” aderiscono, che è stato trasmesso ai credenti sciiti dai loro predecessori nella fede.
Questi insegnamenti narrati, che vengono trasmessi e conservati nei testi sciiti autentici, predicano la dissimulazione e l’inganno verso i sunniti, e si può arditamente affermare che questo è quello che agisce come motivazione principale del loro metodo di propaganda.
(Leggi anche nostro articolo” Taqiyya”: http://studiamolashia.blogspot.com/2010/08/taqiyya.html)

Una di questa narrazioni riferisce che il loro quinto “infallibile imam”, Muhammad Al-Baqir, abbia detto: “La taqiyya viene dalla mia religione e dalla religione dei miei padri; chi non ha taqiyya non ha iman (fede)”.
(Al Kafi, Abu Jafar Al-Kulayni, cap. Taqiyya, vol.2, pag 219- Teheran)
Narrazione dichiarata rigorosamente autentica (sahih) da Muhammad Baqir Al-Majlisi nel suo Mir’at Al-Uqul Fi Sharh Akhbar Al-Rasul, vol.9, pag.179- Teheran.

Ed un’altra narrazione attribuita al loro sesto “infallibile imam”, Jafar As-Sadiq avrebbe detto: “Di dieci parti del din (religione), nove parti dipendono dalla taqiyya”.
(Al Kafi, Abu Jafar Al-Kulayni, vol.2,pag. 217, Kitaabul Imaan wal Kufr, Babut taqiyya, linea.5)
Narrazione definita rigorosamente autentica (sahih) da Murtada Al-Ansari nel suo Kitab Al-Tahara, vol.2, pag.219-Qum.

Come studiosi sciiti essi si sono attenuti a quello che è stato loro trasmesso dai loro predecessori nella fede, quindi tendono a mettere in pratica coerentemente questi insegnamenti.
Ma quello che oggi non dovrebbe essere ignorato è che non sono solo gli studiosi sciiti ad utilizzare questo metodo ingannevole di propaganda, ma essi permettono anche ai loro studenti ed a chiunque di adottarlo, oltrepassando quel confine che separa uno studioso dal comune individuo religioso.

E’ sufficiente come esempio e prova il seguente verdetto religioso del rinomato studioso sciita gran ayatollah Al-Sayyid Abu Al-Qasim Al-Khui (morto nel 1412 E.) :
“Domanda 1245: E’ permissibile mentire ad un innovatore o promotore di devianza, mentre si argomenta contro di lui? Se detta menzogna è usata per confutare la sua prova e vanificare la sua false pretese?”
Al-Khui risponde: “Se la risposta ferma la sua falsità, è ammissibile”.
(Sirat Al-Najat Fi Ajwibat Al-Istiftah, vol.1, pag 447-Qum).


LE QUINTUPLICI MENZOGNE DELLA SHIA
Queste deliberate menzogne usate contro i sunniti, generalmente appartengono almeno ad una delle seguenti cinque categorie:
1) False citazioni: riferimenti disonesti ed incompleti o citazioni fuori contesto. Comprese citazioni da libri, che se verificate, risultano introvabili.
2) False attribuzioni: copie da libri che non sono stimati o riconosciuti dai sunniti, come testi autorevoli di Ahl As-Sunna.
3) Errori di traduzione: chiari errori di traduzione di passaggi e parole che hanno significati diversi, per ingannare coloro che non hanno buona conoscenza del linguaggio.
4) Distorsioni: completa alterazione di testi e significati. Citando uno studioso e sostenendo di farlo letteralmente, mentre lettere e parole vengono aggiunte o sottratte dal testo originale, al fine di ingannare il lettore.
5) Menzogne evidenti: chiari tagli o dichiarazioni lontane dalla verità. Come menzionare false credenze o punti di vista di studiosi, dichiarando il loro consenso su di esse, con una mistura di tutto quanto sopra.


UN ESTRATTO DELLA PROPAGANDA INGANNEVOLE

Come molte persone hanno differenti approcci verso la Shia e la sua propaganda, ci sono alcuni che credono che l’intera idea di questa propaganda ingannevole sia una fantasia.
Anche se non si deve andare lontani per assistere a questo fenomeno, ma solo obbiettivamente sfogliare i primi lavori ed i contemporanei tra i propagandisti sciiti.
Ibn Mutahhar Al-Hilli (morto nel 726 E.) che non è stato solo un famoso studioso sciita, ma un uomo da loro considerato il restauratore della fede nel suo secolo, ha stipato le sue opere di tali inganni.
Nella sua epistola intitolata Minhaj Al-Karama, per esempio, egli afferma: “Ahmad ha narrato nel suo Musnad, da Ibn Abbas che ha detto: Quando (il versetto) “Dì: non vi chiedo alcuna ricompensa, oltre all’amore per i parenti” è stato rivelato, hanno chiesto: “O, Messaggero di Allah! Chi sono i tuoi parenti, verso i quali per noi l’amore è stato reso obbligatorio?”. Egli (vale a dire i Profeta) rispose:” Ali, Fatima ed i loro figli”. Ed è così in Tafsir Al-Tha’labi e similmente nei due Sahih””.
(Minhaj Al-Karama Fi Ma’rifat Al-Imama, di Ibn Mutahhar Al-Hilli, pag.122-Qum)

Quello che Al-Hilli cerca di dimostrare al lettore, è che questa narrazione sia presente nelle opere autentiche dei sunniti da lui citate, e che questa prova che il versetto citato sia stato rivelato specificatamente riguardo tali parenti del Profeta (S), dimostrando l’autenticità delle sue convinzioni e la malafede dei sunniti.
Per un lettore ignorante, questa è una evidente prova della Shia contro la Sunna, dal momento che Al-Hilli ha citato fondamentali ed affidabili opere sunnite come:
1. Sahih Bukhari
2. Sahih Muslim
3. Musnad di Ahmad Bin Hanbal

Tuttavia, per un musulmano ricercatore imparziale, questa non è altro che una ingannevole menzogna che dimostra la disonestà del suo autore, visto che tale narrazione non si trova in nessuna parte dei libri menzionati.
Ci si potrebbe riferire a qualsiasi edizione di stampa o manoscritto, ma non si riesce a trovare il racconto citato da Al-Hilli.
Anzi negli stessi libri si possono trovare narrazioni che esplicitamente contrastano la narrazione inventata da Al-Hilli.
E questo fatto non è conosciuto solo dagli studiosi contemporanei, ma è stato rilevato anche all’epoca di Al-Hilli.
Ibn Taymiyya Al-Harrani (morto nel 728 E.), uno studioso sunnita contemporaneo di Al-Hilli, ha confutato questo inganno con queste parole: “La sua affermazione, che Ahmad nel suo Musnad abbia narrato questo, è una palese bugia! Il Musnad di Ahmad è presente con molti manoscritti- lode ad Allah- e questa narrazione non si trova in essi. Ed evidente menzogna maggiore di questa è la sua affermazione che si trovi nei due Sahih. Questo non c’è nei due Sahih! In realtà ciò che la smentisce è quello che si trova nei due Sahih e nel Musnad”.
(Minhaj Al-Sunna Al-Nabawiyya Fi Naqd Kalam Al-Shia Al-Qadariyya, di Ibn Tamiyya Al-Harrani, vol 7, pag.95-96- Cairo)

La narrazione che smentisce questa menzogna, citata da Ibn Tamiyya, si trova con le seguenti parole nel Sahih Bukhari: “Ibn Abbas venne interrogato su le Sue parole “Tranne l’amore per i parenti”. Sa’id Ibn Jubayr disse: “Sono i parenti di Muhammad”.
Così Ibn Abbas disse: “Sei stato affrettato! Non vi è nessun ramo dei Quraish dove i Profeta non abbia parenti. Egli (il Profeta) disse: “Io solo voglio mantenere buoni rapporti con i miei parenti”.
(Sahih Bukhari, vol.6, pag.37-Beirut)
Questa narrazione contenuta nel Sahih Bukhari, cambia completamente il quadro che Al-Hilli ha cercato di illustrare. La parte sorprendente però, è che questa palese menzogna non si sia fermata con Al-Hilli ma continui tuttora.

L’ayatollah Al-Sayyid Al-Abhari Ibrahim Al-Zanjani, un contemporaneo dei principali studiosi sciiti, scomparso da pochi anni, ha avuto l’audacia di affermare nel suo Aqa’id Al-Imamiyya Al-Ithni Ashariyya:
“ (Nono) la dichiarazione di esaltazione: “Di': “Non vi chiedo alcuna ricompensa, oltre all'amore per i parenti”.
Le maggiori fonti si trovano nei due Sahih, il Musnad di Ahmad Bin Hanbal e nel Tafsir di Al-Tha’labi, da Ibn Abbas che disse: “Quando questo versetto venne rivelato , chiesero : “O, messaggero di Allah! Chi sono i tuoi parenti, verso i quali è stato reso obbligatorio l’amore?” Egli rispose: “Ali, Fatima ed i loro figli”.”
(Aqa’id Al-Imamiyya Al-Ithni Ashariyya, di Al-Sayyid Ibrahim Al-Zanjani, vol.1, pag.86-Qum)

Tutto questo può essere definito altro che mentire? Una persona sana di mente non direbbe diversamente.

 
ANSWERING-ANSAR: IL NUOVO FENOMENO

Ora, come la Shia Imamiyya Ithna Ashariyya si è evoluta nei secoli, così hanno fatto i loro mezzi di propaganda. Dai semplici dibattiti verbali e libri, questo ingannevole metodo di propaganda ha infine trovato spazio nel web. Uno di siti web che giocano un ruolo fondamentale nel conservare questo dominio della menzogna è Answering-ansar (www.answering-ansar.org).
Le eccezionali rappresentazioni di Answering-ansar nell’utilizzare questo metodo di propaganda, gli hanno fatto guadagnare popolarità sia tra i sapienti che tra gli ignoranti.
Secondo un autorevole sito web sciita come Shia News (www.shianews.org): “Answering-ansar.org in breve tempo ha conquistato una posizione rispettabile nelle pubblicazioni sciite. Il segreto di tale notorietà, per divenire uno dei luoghi di ricerca più affidabili, è nella qualità degli articoli che forniscono la smentita alla propaganda wahabita, ed il suo stile di scrittura coadiuvato dalle immagini digitalizzate delle referenze che forniscono”.
Altri importanti siti web amano promuovere i lavori di Answering-ansar, ma ciò che è stupefacente è che tali scritti sono un misto di ignoranza e disonestà, che a volte lascia il sorriso sulle labbra degli individui consapevoli.
Tuttavia, Answering-ansar segue i suoi predecessori nel diffondere la propaganda ingannevole, con l’aiuto dei cinque punti menzionati prima, ed è quindi necessario che le loro menzogne vengano presentate all’uomo comune.
“Lies of Answering-Ansar” (Le Bugie di Answering-ansar) è un piccolo passo dedicato a questo scopo. Non è un tentativo di confutazione della loro affermazioni, ma è un semplice sforzo per dimostrare che Answering-ansar non è altro che un ennesimo tentativo di propagazione delle spregevoli ed ingannevoli credenze sciite.

E’ solo Allah che dà il successo, e le benedizioni e la pace siano sul Sigillo dei Profeti, la sua pura progenie ed i suoi compagni.


http://www.sunnidefense.com/exp/content/about-%E2%80%9Clies-answering-ansar%E2%80%9D