"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 29 aprile 2012

LA TRISTE REALTA’ DELL’AHL AS-SUNNA IN IRAN

- NON ESISTE AL MONDO UNA CAPITALE SENZA UNA MOSCHEA SUNNITA, TRANNE TEHERAN, LA CAPITALE DEGLI SCIITI, CHE VANTA PIU’ DI QUARANTA CHIESE, TEMPLI ED UN CIMITERO BAHA’I, UN TEMPIO SIKH ...
- NON C’E’ UN DIRIGENTE SUNNITA IN QUALSIASI AUTORITA’ GOVERNATIVA, MINISTERO, AMBASCIATA, AMMINISTRAZIONI LOCALI E PROVINCIALI, OSPEDALI ED AMBULATORI, NEMMENO AI POSTI PIU’ BASSI DELL’AMMINISTRAZIONE IRANIANA
- OGGI TROVIAMO UN PAESE CON UN TERZO DELLA POPOLAZIONE PRIVATO DEI PIU’ ELEMENTARI DIRITTI. ESISTE QUALCHE ALTRO PAESE AL MONDO CHE IMPEDISCE AL POPOLO DI SCEGLIERE NOMI COME OMAR, AISHA, HAFSA, ABU BAKR, ZUBAYR ...?
- LA DOPPIA FACCIA DEL REGIME E’ STATA IN GRADO, INNALZANDO LA BANDIERA ISLAMICA, DI INGANNARE MOLTI MUSULMANI FUORI DALL’IRAN
- SEBBENE MINORANZE MUSULMANE IN TUTTO IL MONDO SI TROVINO AD AFFRONTARE OPPRESSIONE E CALAMITA’ SU LARGA SCALA, LA SITUAZIONE IN IRAN E’ ULTERIORMENTE AGGRAVATA DALL TAQIYYA (INGANNO) DEL GOVERNO, CHE IPOCRATICAMENTE DICHIARA DI LAVORARE PER L’UNITA’ DEI MUSULMANI

Brani tratti da un intervista a Sheikh Abdul Rahman Al-Baluchy, pubblicata nel 1998 sul numero 24 della rivista “Nida’ul Islam”.

Sono passati 14 anni ma la situazione dei sunniti in Iran non sembra sostanzialmente cambiata.


Saresti così gentile da accennarci alla storia dell’Ahl As-Sunna in Iran, ed indicarci le aree dove oggi sono maggiormente concentrati?
E’ un dato di fatto che l’Iran era un paese sunnita fino al decimo secolo del calendario Hijri. Durante questo periodo, l’Iran produsse migliaia di studiosi in ogni disciplina, e la più eclatante dimostrazione di ciò è che i sei più autentici libri di Hadith sunniti sono stati compilati da autori provenienti dall’Iran o studiosi che hanno ricevuto la loro educazione in Iran.

Tuttavia, quando i Safavidi sciiti presero il controllo, imposero il loro governo sulle teste dei giuristi e studiosi sunniti.
Questa fu la ragione dello spopolamento delle più grandi città del tempo, che erano anche importanti centri di insegnamento delle scienze religiose, come Tabriz, Isfahan, Ray e Tus.
Molti musulmani sunniti vennero uccisi, costretti ad accettare lo sciismo o fuggire sui monti, lasciando divenire l’Iran un centro di cospirazione verso l’Islam ed i musulmani.
Ferdinand, l’ambasciatore del re austriaco, osservò che: “Se non fosse stato per i Safavidi in Iran, oggi giorno avremmo avuto la lettura del Corano come tra gli algerini”, nel senso che la sua Austria sarebbe stata conquistata dai musulmani Ottomani. Ma i Safavidi cospirarono con i crociati e gli imperialisti per fermare l’espansione islamica in Francia e verso Vienna.
I musulmani sunniti dell’Iran sono tra i 15 ed i 20 milioni, e vivono prevalentemente nelle regioni montagnose di confine. Sono principalmente curdi, turchi ed arabi, ed un buon numero vive nelle città.

ALCUNI NOMI DI EMINENTI STUDIOSI SUNNITI MARTIRIZZATI DAL GOVERNO SCIITA DELL’IRAN
- Bahman Shakoury, era tra gli studiosi di spicco nella sua zona, Tonalis, ed era attivo nella da’wah tra gli intellettuali. E’ stato arrestato, condannato per wahabismo ed ucciso nel 1986.

- Sheik Mawlawi abdul Aziz, era uno dei maggiori leader dell’Ahl As-Sunna, che svolsero un ruolo prioritario nell’opposizione alla costituzione, in materia di diritti dei sunniti. E’ stato direttore della scuola religiosa di Zahdan e capo delle tribù Baluchi armate. Avvelenato nel 1987.
- Sheikh Abdul Wahhab Khafi, ha svolto un ruolo notevole nell’esporre la calamità dell’Ahl As-Sunna fuori dall’Iran, soprattutto in Pakistan.
E’ stato ucciso nel 1990, sotto tortura, dopo essere stato accusato di wahabismo.
- Sheik Nasser Sabhani, è stato uno dei leader dell’Ahl As-Sunna in Kurdistan, ed ha diretto molti corsi di formazione. E’ stato arrestato dopo aver confutato le false accuse di kufr dirette ad Omar da Khomeini, nel suo famoso libro “Al-Hukumah Al-Islamiah”. Ucciso nel 1992 in carcere, ed ai suoi parenti venne negata la possibilità di assistere al suo funerale.
- Dottor Ali Muzhaffaryan, era un eminente intellettuale sciita, chirurgo cardiaco alla testa del comitato medico di Shiraz. Abbracciò la scuola di Ahl As-Sunna Wa Jama’a e trasformò la sua casa in una moschea, perché il governo di Shiraz non consente la creazione di luoghi di preghiera sunniti. Arrestato e condannato per wahabismo e tradimento americano, venne torturato pesantemente dopo che molti giovani sciiti lo seguirono nella Sunna. Venne rilasciato per poi essere assassinato nel 1992.

ALCUNI ESEMPI DI MOSCHEE E SCUOLE DI AHL AS-SUNNA, CONFISCATE O DISTRUTTE
- Moschea sunnita di Ahwaz. La prima moschea a venire confiscata, prima della guerra con l’Iraq. Trasformata in un centro di sicurezza della polizia.

- A sud di Teheran, la seconda moschea venne confiscata nel 1882.
- Moschea “Tareeth Ham”, nella regione del Khurasan, confiscata e trasformata in un centro della guardie rivoluzionarie.
- Scuola e moschea di Lakour. Situate vicino alla città di Jabahar, nel Baluchistan. Il governo ha demolito la moschea e la scuola nel 1987, dopo l’accusa di essere un centro di wahabiti.
- Moschea sunnita in Shiraz. Confiscata dopo la morte del Dott. Muzhaffaryan che la fondò, venne trasformata in un centro di proiezione di video delle guardie rivoluzionarie.
- Moschea “Sheikh Faydh”. Era un’antica moschea sunnita di Mashad, uno dei principali centri sciiti. Il governo non potendo tollerarne l’esistenza l’ha demolita nel 1993, sotto la supervisione delle guardie rivoluzionarie, che hanno inoltre demolito i centri adiacenti, utilizzati come ostelli e luoghi di insegnamento del Corano. L’ordine di demolizione arrivò direttamente da Khamenei, l’attuale “leader spirituale” dell’Iran. La cosa stupefacente è che la demolizione, di questa antica moschea, avvenne subito dopo che il governo aveva sponsorizzato dimostrazioni contro la demolizione della moschea “Babary” in India, ad opera degli Hindù.
- Riparazione stradale. Anche eseguendo di volta in volta lavori stradali, come nella città di Zahdan, hanno demolito case, scuole e moschee di Ahl As-Sunna, in nome della loro presunta rivoluzione.
- Scuola Ahl As-ASunna di Talish. Il governo confiscò questa scuola, nel nord-ovest dell’Iran. Sheikh Quraishy, il preside, venne arrestato e sue presunte confessioni vennero estorte sotto tortura.
- Moschea “Aaban” a Mashad. Confiscarono il luogo, demolirono le mura ed espulsero l’amministratore.

Tratto da:

http://sonsofsunnah.com/2011/04/15/the-dismal-reality-of-ahl-al-sunnah-in-iran/


Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/

domenica 15 aprile 2012

IL FAQIH SCIITA PUO’ SOSPENDERE O VIETARE IL MUT’AH, IL CALIFFO OMAR ED I COMPAGNI DEL PROFETA NON POSSONO.

Una fatwa dalla maggiore autorità sciita Imamita contemporanea, il “Grande Ayatollah Sistani” autorizza il faqih ad annullare o sospendere il mut’ah.

La fatwa originale la trovate qui: http://www.alseraj.net/ar/fikh/2/?TzjT8odmvl1075094365&181&210&7

Gli sciiti, continuando la loro propaganda e promozione di questa “unione a tempo” che definiscono matrimonio, accusano il Califfo Omar Ibn Al-Khattab (r) di avere vietato arbitrariamente il matrimonio temporaneo mut’ah, oltre che accusarlo di ogni sorta di nefandezza ed innovazione della Religione di Allah.

Ovviamente tutto questo è una menzogna, Omar disse chiaramente che vietava questo tipo di atto perché lo aveva vietato il Profeta Muhammad (S), come riportato nelle principali ed affidabili fonti islamiche.
Ad esempio:
“Ibn Omar riporta che Omar Ibn Al-Khattab, in un sermone disse. Il Profeta Muhammad (S), ci permise il mut’ah per tre giorni, poi lo vietò. Giuro su Allah, che se vengo a conoscenza che qualcuno casto (muhsan) fa mut’ah, lo lapiderò a sassate. Tranne se porta quattro testimoni che testimoniano che il Messaggero di Allah l’ha permesso dopo averlo vietato”.

(Sunan Ibn Majah, Kitab Al-Nikah, Bab an-nahy ‘an nikah al-mut’ah)

Vediamo molto chiaramente che Omar afferma di ribadire il divieto del Profeta (S).

Tutto l’atteggiamento sciita verso la figura di Omar è unicamente un tentativo di denigrarlo.
Ed invece, oggi cosa scopriamo? Una fatwa della massima autorità sciita contemporanea in cui si afferma che il mut’ah può essere sospeso o addirittura vietato (tahrim) dal giurista (faqih)!
Quindi, a detta loro, quello che fece il Califfo, con l’approvazione dei tutti i Compagni contemporanei del Profeta (S), è un’eresia ed offesa all’Islam, mentre invece è consentito al semplice faqih sciita!

Traduzione della fatwa di Sistani:
Domanda: Il faqih (giurista), ha diritto di sospendere o vietare il mut’ah, se necessario?

Risposta: E’ consentito.

Se consideriamo che il mut’ah, che relega la donna alla condizione di oggetto, non è mai stato vietato da un faqih sciita, anche in tempi difficili (1), e che invece questa pratica è stata incoraggiata anche con le prostitute, ci chiediamo cosa significhi per l’Ayatollah Sistani il “se necessario”.

Si capisce che è tutta una farsa nella quale se la persona di Omar (ed in generale tutti i Compagni) è coinvolta, qualunque siano gli atti o comportamenti, verranno colpevolizzati.
Invece quando uno dei loro compie gli stessi atti, viene adottato un doppio standard di giudizio.



Nota (1) Il caso dell’Iraq contemporaneo sarebbe un perfetto esempio di tempi difficili, in quanto il matrimonio temporaneo è molto aumentato dopo l’invasione di americani ed iraniani. Molte vedove per sopravvivere sono indotte a prostituirsi attraverso il mut’ah.
Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/