"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 26 febbraio 2012

NIENTE MOSCHEE SUNNITE A TEHERAN!

Allora, cos’è questa affermazione? E’ vero o falso? “Propaganda wahabita”?

Prima dobbiamo dare alcune spiegazioni alle comuni mendaci risposte che solitamente danno gli sciiti, quando si parla di questo argomento.



1) Gli sciiti rispondono: “Non ci sono moschee sciite in Arabia Saudita!”

Risposta:
Anche se fosse vero, non sarebbe una giustificazione valida.

La cosiddetta “Repubblica Islamica dell’Iran” afferma nella costituzione di riconoscere e garantire assoluta libertà di culto ai musulmani sunniti.
Ma al di là dei proclami propagandistici, tra le basi della loro setta ci sono l’odio e l’imprecazione verso i compagni e le mogli del Profeta Muhammad (S) e molte altre credenze e pratiche cariche di risentimento, desiderio di vendetta ed odio verso i musulmani sunniti.
L’Arabia Saudita, mai ha affermato il pieno riconoscimento della setta sciita rafida. E tutti i maggiori sapienti sauditi accusano i religiosi sciiti di eresia.
Quindi l’Arabia Saudita dimostra un atteggiamento chiaro verso gli sciiti.
Detto questo, in Arabia Saudita ci sono numerose moschee sciite, o quelle che in realtà essi chiamano “husseiniyah”, dove si riuniscono a maledire i compagni, celebrare matrimoni temporanei, flagellarsi, invocare i loro imam e tutte le altre pratiche che conosciamo.
E non parliamo della provincia orientale ma di Medina, dove c’è anche un quartiere sciita.
Così abbiamo i “terribili wahabiti” che consentono agli sciiti di avere una moschea, da cui diffondere i loro insegnamenti e pratiche, nel cuore della “fortezza wahabita” di Medina, anche se gli stessi wahabiti definiscono apertamente gli sciiti come kuffar (Per lo più i loro religiosi, ritenendo le masse sciite ingannate dai loro ayatollah).
Altro che i sunniti in Iran, che inoltre subiscono la beffa del fasullo riconoscimento del loro status e diritti religiosi.
Essendoci una husseiniyah a Medina, possiamo trovare una moschea sunnita a Qom?
Ma dal momento che non c’è neanche a Teheran, come domandarsi se c’è a Qom?

2) Gli sciiti sono soliti dire: “Le moschee non appartengono alla Sunna od alla Shia, sono le case di Allah”.

Risposta:
E’ vero? Se è così, allora come Ahl As-Sunna cerchiamo di edificare una bella moschea a Karbala, Najaf, Qom, Isfahan, Mashad e naturalmente Teheran. Perché no?

Sarebbe solo stata edificata dai sunniti, ma “le moschee non appartengono alla Sunna od alla Shia...”.
Ovviamente una moschea è una moschea, ma tramite questi sproloqui apologetici, gli sciiti tentano di presentare le richieste sunnite in Iran come inutili ed inconsistenti, anche se sanno bene che la differenza tra una moschea sunnita e sciita inizia proprio dalla preghiera!
Mentre la moschea sunnita chiama cinque volte alla preghiera, gli sciiti in Iran, Iraq ed altrove possono “fieramente” non solo unire le preghiere a casa loro (in ogni tempo), ma anche le loro moschee chiamano alla preghiera solo tre volte al giorno!
In Iran ed altri luoghi sciiti si odono solo tre adhan al giorno.
Così, come possono i sunniti pregare in congregazione, quando i proprietari sciiti di moschee ed husseiniyah a Teheran, chiamano alla preghiera in congregazione solo tre volte al giorno?
In secondo luogo, vi sono profonde differenze di Aqida e Fiq, ed una comunità sunnita ha bisogno di praticare ed insegnare secondo le sue convinzioni, come se non in una moschea di Ahl As-Sunna?
Speriamo che nessuno ci venga a raccontare che gli umili “segni di Allah” (ayatollah), sono pronti a lasciare le loro moschee a noi, per insegnare il Corano, Sahih Bukhari ecc...
Se è così, fatecelo sapere che lo comunichiamo a fratelli in Iran...


Tornando all’argomento principale e la realtà dell’Ahl As-Sunna in Iran, permetteteci di citare il seguente articolo, pur se datato (tradotto da Wikipedia):
“In una apparizione congiunta con l’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani, parlando di rapporti Sunna-Shia, lo Sheik sunnita Yusuf Al-Qaradawi ha lamentato il fatto che da molto tempo non ci siano ministri sunniti in Iran, che i funzionari sunniti sono scarsi anche nelle regioni a maggioranza sunnita (come Kurdistan e Baluchistan). I sunniti denunciano la mancanza di una loro moschea a Teheran, capitale e maggiore città dell’Iran, nonostante la presenza di oltre un milione di sunniti e nonostante la presenza di chiese cristiane, come esempio lampante di questa discriminazione. Anche se il presidente riformista Muhammad Khatami ha promesso, durante la campagna elettorale, di costruire una moschea sunnita a Teheran, niente è stato fatto durante i suoi otto anni di governo. Il presidente ha spiegato la situazione dicendo che il leader supremo ayatollah Ali Khamenei, non avrebbe accettato la proposta. Come in altri luoghi del mondo musulmano, queste problematiche possono giocare un ruolo nel conflitto, poiché la maggioranza dei sunniti in Iran appartiene a minoranze etniche”.

Bene, allora cosa occorre perché i sunniti possano costruirsi la moschea?

Naturalmente non serve altro che “l’ok del Boss”, ma se il “Boss” cioè Khamenei è contrario, anche una semplice moschea fatta di fango, a Teheran non si può fare.
E’ interessante far notare come il regime rafida safavide non si faccia problemi con oltre 40(!) chiese, oltre 20 sinagoghe, templi del fuoco (zoroastriani), templi sikh/hindu....
Nonostante i sunniti iraniani rappresentino di gran lunga la più grande minoranza religiosa di Teheran, ed essendoci più sunniti iraniani che cristiani, ebrei e zoroastriani, tutti insieme!
Congratulazioni! La “Repubblica Iraniana” ha battuto USA, Israele, Russia ed Inghilterra.
Il Regime Rafida Safavide può dicharare con orgoglio:
“Abbiamo l’unica capitale al mondo senza una moschea sunnita!”

Guardiamo qualche esempio:

Tempio sikh/hindu di Teheran





Sinagoghe a Teheran



 
Chiese a Teheran


Tempio zoroastriano a Teheran



Moschea sunnita nella roccaforte ebraica di Haifa


Moschea sunnita a Washinghton D.C.

Moschea sunnita a Mosca

Potete vedere altre fotografie nell’articolo originale: http://sonsofsunnah.com/2011/04/27/297/#more-297
Più di un milione di sunniti a Teheran: http://www.islahweb.org/content/2011/11/4652
Tempio sikh a Teheran: http://www.sikhiwiki.org/index.php/Gurdwara_Sahib_(Tehran)
http://www.flickr.com/photos/misskarren/4145816159/in/photostream/


Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/






domenica 12 febbraio 2012

NOMI SOMIGLIANTI TRA STUDIOSI SUNNITI E SCIITI

Uno dei metodi adottati dagli sciiti, nei dibattiti con i sunniti, è citare un personaggio degli Ahl As-Sunna come prova delle loro tesi, nel tentativo di creare imbarazzo e dare peso alla loro tesi.


Al-Alusi scrive: “Una delle loro furbizie è ricercare noti personaggi considerati affidabili dai sunniti ed attribuire loro un hadith di uno sciita con lo stesso nome. E chi non si sofferma ad indagare pensa che si tratti realmente di un imam sunnita ad aver fatto quella citazione, e la prende come prova.”
(Mukhtasar At-Tuhfa Al-Ithna Ashariya)

Qualche esempio, tra i nomi più utilizzati:

- At-Tabari
Sono tre, uno sunnita e due sciiti.
Il sunnita è Mohammad Ibn Jarir Ibn Yazid Bin Katir Al-Amili At-Tabari Abu-Jafar, il famoso storico, scrittore del famoso tafsir “Jami’ah Al-Bayan ‘An Tawil Ay Al-Coran”
I due sciiti sono: Mohammad Ibn Jarir Bin Rustum At-Tabari Al-Kabir, lo scrittore del libro “Al-Mustarshid Fi’l Imamah”; Mohammad Ibn Jarir Bin Rustum At-Tabari As-Saghir, lo scrittore del libro “Dalail Al-Imamah”.

- As-Suddi
Il sunnita è Ismail Bin Abd Rahman Bin Abi Karima As-Suddi, conosciuto tra i sunniti come As-Suddi Al-Kabir.
Lo sciita è Mohammad Bin Marwan Bin Abd Allah Bin Ismail Bin Abd Rahman As-Suddi Al-Kufi, conosciuto come As-Suddi As-Saghir, considerato dai sunniti un inventore e bugiardo.

- Ibn Batta/ Ibn Butta
Il sunnita è Abu Abd Allah Ubaid Allah Bin Mohammad Bin Mohammad Bin Hamdan Al-Ukbari Al-Hanbali Ibn Batta, un sapiente chiamato “Shaikh Al-Iraq”, autore del libro in tre volumi “Al-Ibana Al-Kubra”.
Lo sciita è Abu Jafar Mohammad Bin Jafar Bin Butta Al-Kummi, ed è un rafida molto conosciuto dagli sciiti.

- Ibn Kutaiba
Il sunnita è Abu Mohammad Abd Allah Bin Muslim Bin Kutaiba Ad-Dainuri, ed è un sapiente che ha scritto molto nei vari rami della scienza.
Lo sciita è Abd Allah Bin Kutaiba, che ha chiamato un suo libro “Al-Ma’arif”, stesso titolo utilizzato prima di lui da Ibn Kutaiba, quello sunnita.


Per maggiore approfondimento consultare l’articolo completo (arabo) su http://www.dd-sunnah.net/forum/showthread.php?t=102341


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