"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 29 agosto 2010

DICIAMO CHE VOGLIO CONVERTIRMI ALLO SCIISMO…

Facciamo finta che mi sono convinto che abbiamo bisogno di seguire un imam infallibile e voglio convertirmi allo sciismo.
Ora, come potenziale convertito allo sciismo, ogni setta della Shia mi dice che devo seguire la sua serie di imam infallibili. Ci sono almeno 70 diverse sette dello sciismo, ognuna seguente il proprio lignaggio di imam. Ci sono i Drusi, Bohra, Nizari, Zaydi, Jarudi, Sulaymani, Butri, Ismailiti, Kaysaniyya, Qaddahiyya, Ghullat, Aga Khani ecc…
Anche tra gli sciiti Ithna Ashari ci sono diverse sette, tra cui gli Usuli, Akhbari e Shayki.
In tutto, ci sono decine e decine di sette sciite, ognuna con la propria catena di imam.

Da ricercatore della verità, come faccio a sapere quali tra queste linnee è la corretta?
Questa è una decisione di importanza fondamentale. Secondo la credenza sciita, attribuire l’imamato ad una persona sbagliata è miscredenza (kufr). Quindi, se scelgo il lignaggio sbagliato allora divengo kafir (miscredente), destinato all’Inferno. Quindi devo stare molto attento quando scelgo quale di queste sette voglio seguire e che la catena degli imam sia quella giusta. Ciascuna di queste sette possiede una propria serie di hadith che dimostrano che la loro serie di imam è quella corretta. Alcune di queste sette hanno convinzioni molto divergenti, ma ci sono anche altre che sono praticamente identiche, ad eccezione di seguire un diverso imam o ramificare il lignaggio in modo diverso (ad esempio, prendere come imam il secondo figlio al posto del terzo,ecc..).

Per cortesia ditemi, come devo procedere per trovare la strada corretta?
Vorrei, per le risposte poter tornare al Sacro Corano, dal momento che Allah ha definito il Libro come una guida definitiva.
Purtroppo, il Corano non menziona i nomi degli imam, il che è strano, non sarebbe una cosa molto importante da mettere in un Libro guida?
Il Corano dice chiaramente di seguire Muhammad (S) e che egli è il Messaggero di Allah, ma ancora non riesco a trovare un singolo versetto che dica di seguire uno di questi imam, per non parlare dei loro nomi citati.

Così, ora mi trovo costretto a guardare gli hadith delle varie sette. Ciascuna di esse ha i propri hadith e ciascuna definisce deviata le altre, che seguono imam fasulli ed hadith inventati.
Sono così confuso! Come funziona esattamente, dovrei determinare scientificamente quali hadith sono autentici e quali inventati? Allah vuole realmente che faccia questo?

So che gli Ithna Ashari sono oggi il gruppo sciita più numeroso. Ma una veloce ricerca mi ha fatto vedere che questo è solo un fatto recente: Shah Ismail che prese il potere durante l’impero Savafide, si convertì alla setta Ithna Ashari e costrinse tutti i persiani alla conversione forzata a questa setta, pena la morte.
Prima di allora c’erano altre sette sciite più influenti. Se avessimo vissuto al tempo dell’impero Fatimide (che erano sciiti Ismailiti), allora sarebbero stati gli ismailiti la maggioranza degli sciiti.
Il punto è che, non possiamo semplicemente seguire la setta Ithna Ashari perché è la maggioritaria, questo perché non è sempre stato così.
Se appartieni alla setta Ithna Ashari Imami Usuli, probabilmente è successo in quel modo.
Se Shah ismail si fosse convertito ad una diversa setta sciita con una differente linea di imam, allora probabilmente saresti nato in quest’altra setta.
In ogni caso, solo perché gli Ithna Ashari sono la maggioranza, significa che li dovrei seguire?
Storicamente gli sciiti, credono che la maggioranza dei Musulmani ha rifiutato l’imam e solo una manciata di persone erano i suoi fedeli.
Che cosa succede se i seguaci del vero imam sono un gruppo veramente piccolo e nascosto? Come potrei trovarli? Quale tra le decine di sette sciite è il gruppo nel giusto?
Sono perduto! Dove è possibile rivolgersi per orientarsi?
Se voglio convertirmi allo sciismo, poi quale setta devo seguire e quale catena di imam è corretta?
Può la Ithna Ashari fornirmi un motivo valido per cui hanno scelto il loro insieme di imam piuttosto che fare come un’altra setta?

La verità è che per una persona non c’è alcun modo di decidere quale sia il giusto gruppo di imam da seguire, dal momento che gli imam non sono menzionati nel Sacro Corano.
Quanto è menzionato nel Corano è di seguire il Profeta Muhammad (S), ed è questo che dobbiamo fare. Dal momento che nel Corano la convinzione dell’imamato è assente, dobbiamo respingerla.


Scritto da: Ibn al-Hashimi, www.ahlelbayt.com
Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/

venerdì 13 agosto 2010

TAQIYYA

Lo sciismo di oggi giorno è un ramo del culto Sabaita che venne fondato da Abdullah ibn Saba.
I Sabaiti utilizzavano la tattica della taqiyya al fine di evitare la persecuzione e di essere identificati dalle autorità. Erano una società segreta molto simile alla Libera Massoneria, gli Illuminati ed altri culti del genere. Nel corso della storia, gli sciiti hanno utilizzato la taqiyya al fine dei evitare di essere identificati ed evitare persecuzioni.
La pratica della taqiyya ha consentito al culto sciita di crescere e diffondersi. Secondo uno studioso sciita : “Lo sciismo non si sarebbe diffuso se non fosse stato per la taqiyya”
(“Tarikhush Shi’ah” di Muhammad Husain Jafari Sahiwal, pag.230).

Taqiyya è solitamente tradotto come “parlare contrariamente alle proprie credenze interiori”.
I propagandisti sciiti solitamente traducono il termine taqiyya con “dissimulazione”;
dal “ Vocabolario della lingua Italiana, lo Zingarelli” alla parola “dissimulazione” leggiamo: “ sin. finzione, mascheramento. Capacità di nascondere il proprio pensiero, le proprie intenzioni.”
Una spiegazione per taqiyya è stata data da un “infallibile imam” della Shia ed è racchiusa in Al Kafi, la loro più affidabile raccolta di hadith: l’imam dice che taqiyya significa dire una cosa esteriormente, ma interiormente credere ad altro.
Esiste un altro termine per questo: mentire.

Si tratta di una fede ben strana, che permette di mentire, e non solo lo consente, lo comanda!
Gli sciiti hanno continuato a dire che la taqiyya è un atto virtuoso ed altamente incoraggiato, ed è da loro classificato come mustahab (altamente consigliato).
I propagandisti sciiti ricorrono alla taqiyya anche quando spiegano cos’è la taqiyya.
Infatti essi sostengono che la taqiyya è consentita quando la vita è in pericolo, tuttavia questo non è l’unico momento in cui la taqiyya è osservata nella Shia!
Leggiamo sul sito ufficiale del grande ayatollah Sistani la seguente fatwa:

Domanda:
Quali sono i tipi di taqiyya e quando essa è obbligatoria?

Risposta:
Ci sono diversi tipi di taqiyya:


1) La taqiyya fatta per ragioni di sicurezza. Per esempio, una persona teme di poter essere maltrattata od uccisa, se non utilizza la taqiyya. In questo caso è obbligatorio utilizzarla.
2) La taqiyya di riconciliazione. Questo tipo di taqiyya si fa quando si intende riconciliarsi con altre persone o quando si ha intenzione di ammorbidirne i cuori. Questo tipo di taqiyya è permesso ma non obbligatorio.
3) A volte, la taqiyya può causare che una più importante obbligazione venga persa o trascurata, se è così è vietata…
4) A volte, la taqiyya può portare alla morte di una persona innocente. Se è così, non è ammissibile, e quindi è haram (proibito), uccidere un'altra persona per salvare la propria vita.
(Fonte: http://www.sistani.org/local.php?modules=nav&nid=5&cid=454&hl=dissimulation )

In altre parole, la taqiyya è permessa per:
1) Salvare se stessi (obbligatorio)
2) Taqiyya di riconciliazione: ammorbidire i cuori (permesso, non obbligatorio)

In primo luogo vediamo che ci sono diversi tipi di taqiyya.
Quello che i propagandisti sciiti fanno è semplicemente parlare del primo tipo menzionato sopra (cioè per salvare la propria vita), ma non discutono del secondo tipo di taqiyya, per la riconciliazione, che è quella che interessa a noi.
Nessun altro può meglio spiegarlo che un imam infallibile della Shia, sul libro sciita Al Kafi, viene riportato che l’imam Sadiq narra la seguente tradizione autentica: “Mescolatevi con loro (i non sciiti) esteriormente ma opponetevi a loro interiormente”
(Al Kafi, vol.9. pag.116).

Quindi non dovrebbero esserci dubbi sull’intenzione della taqiyya, ammorbidire i cuori è un tentativo di indebolire le difese del nemico contro un imminente e clandestino attacco della Shia.
La dichiarazione dei propagandisti sciiti secondo cui la taqiyya è permissibile unicamente per salvare la propria vita è falsa.
E’ anche lecito fare taqiyya per salvare la propria religione, in quanto questo è considerato più sacro della vita. Quindi per promuovere lo sciismo è permesso mentire!
Questo rientra nella categoria di “ammorbidire i cuori”, cioè ammorbidirli alla chiamata dello sciismo.
Così gli sciiti sono autorizzati a mentire quando discutono la loro fede con altri.

Ad esempio, vedremo che gli sciiti di fronte ai seguaci sunniti, eviteranno di insultare i sahabah e le mogli del Profeta (S), e se chiediamo loro perché odiano gli amici e le mogli del Profeta (S), non si faranno scrupolo a mentirci e dire che non li odiano affatto. Ma quando sono soli con i loro compagni, useranno insultare e degradare i sahabah e le mogli del Profeta (S).
Gli sciiti allevano i loro figli con fiabe maligne su queste persone, chiamandoli assassini e bugiardi.
Secondo le Genti della Sunna ben guidate, la taqiyya della Shia non è altro che nifaq “ipocrisia”.

L’imam degli sciiti ha detto che la taqiyya è mischiarsi con loro esteriormente ma opporsi loro interiormente.
Allah descrive nel Sacro Corano i munafiqin “ipocriti”: “Quando incontrano i credenti, dicono: ”Crediamo”; ma quando sono soli con i loro demoni, dicono: ”Invero siamo dei vostri; non facciamo che burlarci di loro”” (Sacro Corano, 2:14).

Quando gli sciiti incontrano la corrente maggioritaria del Musulmani, diranno: “Non odiamo i sahabah e le mogli del Profeta"; ma quando sono nei loro ambienti sciiti, passano tutto il tempo a sputare odio e calunnie su di loro.

La taqiyya è un istituzione molto peculiare, nessuna altra religione al mondo sostiene i suoi seguaci nel mentire. Mentire è considerato un peccato in tutte le altre religioni, e mentire sulla propria religione è particolarmente odioso, ma per la Shia è un dovere.
Gli sciiti credono anche nel concetto di kitman. Kitman significa nascondere la propria fede dai non sciiti. Si ritiene necessario, nella dottrina sciita, nascondere alcuni aspetti della propria fede ai non sciiti, come pure agli sciiti ignoranti che non conoscono realmente la loro fede.
Taqiyya e kitman sono una della ragioni per cui la Shia ha così tante credenze che le masse sciite ignorano, esse sono volutamente nascoste e tenute segrete.
Come possiamo vedere la Shia ha le caratteristiche di un culto segreto, senza dubbio un riflesso delle sue origini Sabaite.

La taqiyya è considerata obbligatoria per gli sciiti, fino al giorno in cui l’imam Mahdi (Al Qaim) ritornerà.
Secondo shaik Saduq ibn Babawayhi, considerato una delle principali autorità dello sciismo:
la nostra convinzione relativa alla taqiyya è che è obbligatoria e colui che la abbandona è nella stessa condizione di colui che abbandona la preghiera…Ora, fino a quando apparirà l’imam Al Qaim, la taqiyya è obbligatoria e non è permissibile rinunciarvi. Colui che la abbandona prima della comparsa del Qaim, in verità è uscito dalla religione di Allah, sia Egli esaltato, e la religione degli Imam, disobbedisce Allah, il Suo Messaggero e gli Imam”.

All’imam Jafar venne domandato sulla parola di Allah, Potente e Glorioso: “ Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più lo teme” (Sacro Corano,49:13), e disse: ” (Questo vuol dire) colui che aderisce scrupolosamente alla pratica della taqiyya”. (Fonte: ”On The Beliefs of the Shi’a Imamiya”, riportato nel sito ufficiale della “Shia Ithna Ashari Community of Middlesex”,
http://www.sicm.org.uk/index.php?page=suduk/Suduk39)

L’importanza della taqiyya non può essere sottovalutata. Gli imam infallibili della Shia hanno detto: “Colui che nasconde la sua religione l’ha salvata e chi la rende pubblica l’ha distrutta”.
Gli studiosi sciiti hanno scritto sulle molte virtù della taqiyya, in modo che i loro seguaci possano utilizzare al massimo questa arma.
In Al Kafi, il più considerato tra i libri sciiti, si narra:
Di dieci parti del din (religione), nove parti dipendono dalla taqiyya”.
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imaan wal Kufr, Babut taqiyya, linea.5)
Ci domandiamo: se il 90% della religione sciita è basato sulla menzogna, che cosaci aspettiamo da loro, che l’essere cronicamente bugiardi e deviati?
In un altro fastidioso racconto in Al Kafi, si legge:
Gli imam hanno detto che la cosa più amata sulla faccia della terra è la taqiyya
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imann wal Kufr, Babut Taqiyya, linea 12, riwayah 4, pag.217)
Gli imam hanno detto che la taqiyya è freschezza per i loro occhi
(Al Kafi, part.2, Kitaabul Imann wal Kufr, Babut Taqiyya, linea 1, riwayah 14, pag.217)
Il quinto imam infallibile della Shia, Abu Jafar, ha detto:
La taqiyya viene dalla mia religione e dalla religione dei miei padri; chi non ha taqiyya non ha iman (fede)”. (Al Kafi, cap. Taqiyya, vol.2, pag 219)

Il corollario di tutto questo è che colui che preferisce attenersi sempre alla verità non può avere iman (fede), e quindi diviene miscredente.
Si tratta di una credenza raccapricciante, del tutto contraria alla ragione.
L’imam Abu Abdillah è narrato che abbia detto:
O Suleiman, sei in una religione tale che chi la nasconde è onorato da Allah, e chi la propaganda (apertamente) sarà umiliato!” (Al Kafi, vol 2, pag.217)

Questo è in diretta contraddizione con quanto Allah dice nel Corano: “E coloro che dissimulano i segni e le direttive che Noi abbiamo rivelato, dopo che nel Libro chiaramente li esponemmo agli uomini…ebbene, ecco coloro che Allah ha maledetto e che tutti maledicono” (Sacro Corano, 2:159).

Ne “Tafseer Al Askari” al quale gli sciiti aderiscono, leggiamo i seguenti commenti:
La taqiyya è un fattore di distinzione tra sciiti e sunniti…colui che si astiene dalla taqiyya ha commesso un peccato imperdonabile…un credente che non fa la taqiyya è come un corpo senza testa…la taqiyya è la migliore di tutte la azioni…(riguardo) uno sciita, che sotto taqiyya esegue la salah dietro in imam ipocrita (sunnita), l’imam ha commentato che gli angeli dei sette cieli e pianeti stanno inviando saluti su di lui e maledizioni sull’imam dietro il quale ha eseguito la salah. Una ricompensa pari a 700 salat verrà registrata per la salah eseguita mediante taqiyya”.
Nel “Tafseer e Safi” leggiamo:
Colui che non agisce con la taqiyya è privo di fede” (Part 1, Faiz Kashani, pag.253)

Un aspetto confuso della Shia è che anche i loro imam infallibili alle domande dei loro seguaci, rispondevano con la taqiyya.
Leggiamo in Al Kafi: “Tre persone domandarono all’imam Baqir su un problema e l’imam rispose ad ogni persona differentemente, agendo sotto taqiyya, e disse che se uno ascolta da noi (gli imam) qualche cosa che è contraria alla legge di Allah, allora ricordi che abbiamo agito sotto taqiyya”.

Questo veramente distrugge il fondamento della fede: come si fa a stabilire quali parole degli imam sono corrette e quali sono semplicemente dette sotto taqiyya?
Forse che ogni parola attribuita agli imam contro i primi Tre Califfi era sotto taqiyya?

Conclusione.
La menzogna nell’Islam è un peccato grave ed il miglio credente è quello che dice sempre la verità. La fede della Shia è un ideologia squilibrata che sostiene: imprecazioni (tabarra), prostituzione (mutah), auto flagellazione (matam) e l’inganno (taqiyya).
Non è possibile che la Religione di Verità (Din al Haqq) possa sostenere l’inganno, la menzogna ed il nascondersi.
La taqiyya è una pratica di culto di una società segreta e non è utilizzata da coloro che seguono la Religione di Dio.
Un imam sciita ha dichiarato: “…taqiyya è la caratteristica distintiva della Shia”, noi ci troviamo d’accordo con lui su questo punto.



Nota:
Per avere un esempio riguardo questo ed altri argomenti ed all’utilizzo della taqiyya nello spiegarli, si può consultare l’articolo “Taqiyya; suo significato ed origine” sul sito sciita http://www.islamshia.org/articolo.php?ids=253.
Dove, tra le altre cose, essi tranquillamente affermano che l’asserzione che il concetto di taqiyya implica il negare la verità della fede è scorretta e perfino che la Shia MAI nella storia ha permesso la maldicenza, la maledizione, la diffamazione, l’esecrazione di coloro che -a loro giudizio- hanno tiranneggiato gli imam infallibili.


Testo originale scritto da: Ibn al-Hashimi: http://www.ahlelbayt.com/

Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/

domenica 8 agosto 2010

ALCUNE DOMANDE AGLI SCIITI

SU L’IMAM MAHDI ED ALTRO ANCORA

L’imamato è il fondamento dello sciismo, le Genti della Sunna respingono l’imamato perchè dottrina con un debole senso logico. In effetti, ci sono molte domande imbarazzanti per gli sciiti, nonché diverse falle nella dottrina dell’imamato.
Per esempio, se l’imam Mahdi è realmente nascosto, perché lo fa?
O da cosa esattamente si sta nascondendo?
La sola risposta che fornisce la Shia è che nel mondo c’è troppa ingiustizia e che se apparisse ora verrebbe perseguitato da questi molestatori (come è successo agli imam precedenti), così a causa di ciò, l’imam si nasconde.
Allora, non potrebbe essere domandato perché anche gli altri undici imam non si siano nascosti per proteggersi?
La Shia sottolinea che il dodicesimo imam ha dovuto nascondersi per timore dell’ingiustizia e dei carnefici. Vi è un hadith in Al Kafi, il libro più affidabile secondo gli sciiti, in cui un imam infallibile dichiara che l’imam Al Mahdi è andato a nascondersi per paura:
Muhammad ibn Yahya ha narrato da Ja’far ibn Muhammad ed a sua volta da al Hassan ibn Mu’awiya, da Abdallah ibn Jabala, da Abdallah ibn Bukayr, da Zurara che ha detto quanto segue:

Ho sentito (imam) Abu Abdillah dire: “ La persona che riporterà il potere Divino sulla terra, prima di farlo, scomparirà dalla scena pubblica” Ho poi chiesto: “Perché accadrà questo?” Egli disse: “ Avrà paura” ed ha poi sottolineato che questo significa che lui (Mehdi) potrebbe essere ucciso”. (Al Kafi, vol 1, pag 338, narrazione 9)
(Fonte: http://www.alseraj.net/maktaba/kotob/hadith/kafi1/html/ara/books/al-kafi-1/144.html)

Questo è terribilmente strano dal momento che la Shia afferma che l’imam Mahdi verrà a sbarazzare il mondo dagli aguzzini e dall’ingiustizia.
Perché avrebbe dovuto nascondersi ai carnefici, se non ha paura di loro?
La spiegazione degli sciiti, per la necessità del ritorno dall’imam Mahdi è al 100% in contraddizione con la ragione principale per cui secondo loro andò a nascondersi!
E’ andato via a causa dell’ingiustizia, ma presumibilmente sta per ritornare per distruggerla?
Perché non essere andati avanti con lui al tempo?
Se qualcuno doveva essere distrutto, sarebbero stati i presunti assassini degli undici imam, molti dei quali erano in vita nel periodo in cui il dodicesimo imam è presumibilmente nato.
Allora perché il Mahdi non è andato ad ucciderli e prendere il qisas (prezzo del sangue)?
No, invece è andato a nascondersi in modo da lasciare liberi gli aguzzini.
E perché un imam infallibile lascerebbe i suoi fallibili seguaci a se stessi? Quale tipo di leader fa questo?
Come può un imam occultato nascondersi dalla sua responsabilità di risoluzione delle controversie, spiegare le leggi di Dio e provvedere a guidare la sua comunità?
Invece di fare tutto questo, andò a nascondersi, lasciando la sua comunità in balia di gente fallibile e dei tiranni da cui egli si nascondeva?
Perché dovrebbe essere occultato in modo tale da ordinare la sua “attesa” e “ricerca”?
Inoltre, è necessario per gli imam infallibili vivere in incognito ogni momento fino alla finedei tempi?
Quali sono le funzioni ed i doveri degli imam per richiedere una tale necessita?
Gli sciiti risponderanno che l’universo ha bisogno dell’esistenza di un imam e che tutti gli atomi dell’universo gli sono sottomessi, e senza l’imam nulla potrebbe sopravvivere.
Se l’imam è così potente, come mai non riesce a proteggere se stesso dai tiranni sunniti nasibi che hanno assassinato così tanti di loro?
La Shia crede che gli imam conoscono tutto riguardo al ghaib (l’invisibile) e quindi sanno anche quando moriranno.
Se è così, allora come mai non sapevano quando stavano per essere avvelenati o pugnalati? Se lo avessero saputo, sicuramente lo avrebbero impedito!
Anche se ammettiamo che sia necessario avere un imam, come mai fermarsi a dodici?
Se ammettiamo che dopo la morte del Profeta (S) abbiamo bisogno di un imam, e che l’elezione di Abu Bakr (r) o qualsiasi altro debba provenire solo da Allah, allora non è che questa logica dovrebbe continuare a valere?
Non abbiamo sempre bisogno di un imam e non di uno a noi nascosto?
Se l’imamato era un obbligo religioso per la comunità, allora perché l’imam ha fatto i bagagli ed è partito?
La verità è che tutto il problema viene dal fatto che l’undicesimo imam non ha avuto un figlio e questo poneva fine alla catena degli imam, così naturalmente gli sciiti hanno inventato l’utile storia di un figlio misterioso che si è occultato.
Perché dodici imam?
Perché quando gli undici imam sono stati assassinati da malefici sunniti nasibi, il dodicesimo ha deciso di abbandonare la nave?
Non avrebbe allora più senso che già dal primo imam fossero andati in occultazione?
Perché Ali (r) non è entrato in occultazione?
O in base a ciò, perché non il Profeta (S)?
Sicuramente Ali (r) sarebbe meglio di qualunque ragazzino, che secondo gli sciiti si nasconde in un sotterraneo!
Perché l’imam nascosto?
Ed ancora più importante, perché l’imam occulto nasconde a noi i libri sacri?
Gli sciiti credono che l’imam sia in possesso di particolari libri sacri che nessun altro può vedere, e questi libri sacri sono quelli che danno agli imam infallibili le loro infinite conoscenze. L’imam possiede il “Libro di Fatima”, “Al Jafr” ed “Al Jami”. Chiedete agli sciiti da quale fonte l’imam occulto trae la sua immensa conoscenza, vi risponderanno che è da questi libri.
Allora come mai Allah ha dato solo agli imam questi libri guida e di immensa conoscenza, e non a tutti gli altri?
Perché Allah Onnipotente darebbe un libro guida solo ad alcune persone, ma non ad altre?
Forse Allah ha limitato il Sacro Corano solo ad alcune persone e l’ha nascosto alle altre?
Come può un libro guida essere nascosto dalla gente che intende guidare?

Un'altra domanda imbarazzante è : quale è stato lo scopo dell’occultazione minore?
L’imam nascosto apparentemente inviava comunicati ai suoi quattro rappresentanti, sotto forma di tawqilat (comunicazioni occulte dell’imam).
Perché semplicemente l’imam non comunicava con tutti direttamente invece di passare attraverso un rappresentante?
Quale funzione svolge il rappresentante?
La verità è che non vi è alcun motivo a parte il fatto che l’imam occulto è stato un parto della fantasia di questi suoi rappresentanti che se ne sono serviti per diventare ricchi attraverso la raccolta del khums (tassa religiosa) in nome di questo imam nascosto.
“Io ho un amico immaginario che ti domanda se mi dai i soldi!”.
Inoltre, qual è la base di queste tawqilat?
Perché il Profeta Muhammad (S) non comunicava attraverso queste tawqilat?
E cosa ne è della dottrina sciita secondo cui per tutto il periodo dei primi undici imam i sunniti mancavano di una guida e non avevano un imam?
Gli sciiti provocavano i sunniti dicendo che non potevano trovare una spiegazione sul perché Dio li avrebbe lasciati a se stessi senza un guida. Ma poi improvvisamente dopo undici imam, gli sciiti devono inventarsi scuse fantastiche e ragioni complesse per spiegare perché loro non hanno bisogno di un imam per oltre 1000 anni.

Ancora una volta, la domanda fondamentale, perché l’imam è andato a nascondersi?
L’unica semi risposta della Shia è che così Allah mette alla prova gli sciiti per vedere chi sarà il più forte, durante l’assenza dell’imam. Ciò è terribilmente strano, visto che gli sciiti hanno sempre provocato i sunniti sul perché Allah avrebbe lasciato i Musulmani senza una guida dopo la morte del Profeta Muhammad (S).
I sunniti credono che alla fine dei tempi, tornerà il Profeta Isa (a). Quindi non si potrebbe sostenere che la morte del Profeta Muhammad (S) è stata una prova sui credenti per vedere chi era forte, in assenza di un capo guidato Divinamente, prima del ritorno del Profeta Isa (a)?
E nel frattempo, i Musulmani potrebbero scegliersi i loro capi, come ad esempio Abu Bakr (r)?
Ma improvvisamente per gli sciiti questo tipo di spiegazione non è valida.

La dottrina sciita dell’imam nascosto non ha senso e l’unica spiegazione plausibile è la verità: i presunti delegati dell’imam, i quattro suoi rappresentanti durante l’occultazione minore, ed ai giorni nostri, i delegati autoproclamatesi tali come l’ayatollah Khomeyni, stanno semplicemente usando ed abusando della teoria di un imam immaginario, in modo da avere il diritto di esercitare la sua autorità sulla terra, mentre lui è in occultamento.

Sono dodici imam, perché l’undicesimo non ha avuto un figlio, ed ha fornito a questi opportunisti la possibilità di affermare di essere rappresentanti del Mahdi, e di conseguenza divenire potenti attraverso la raccolta del khums e dettando leggi al popolo.
Nessuna altra spiegazione logica può essere data sul perché gli Shia Ithna Ashari hanno questa teoria dell’imam occulto.

Quello che potrebbe avere un senso all’osservazione imparziale, potrebbe essere quello che fa la Shia Ismailita, sotto forma di un imamato continuo fino ai giorni nostri, ma appena dodici non ha senso.
Può la Shia Ithna Ashari realmente fornire una ragione per cui avrebbero ragione loro e non le altre decine di sette sciite la fuori che seguono un'altra catena di imam?

La teoria dell’imam occulto e dei dodici imam non ha senso logico e non è nel Sacro Corano.
E’ pertanto assolutamente batil (falsa).



Testo originale scritto da: Ibn al-Hashimi, www.ahlelbayt.com
Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com

venerdì 6 agosto 2010

PERCHE’ IL NOME DI ALI (r) E DEGLI IMAM NON SONO STATI CITATI NEL CORANO?

PERCHE’ IL NOME DI ALI (r) E DEGLI IMAM NON SONO STATI CITATI NEL CORANO? (Parte seconda)

Khomeyni scrive:


Se anche veniva citato Ali nel Corano, loro l’avrebbero alterato. Quel gruppo che non aveva mai avuto alcuna necessità riguardo il libro di Allah, anzi il loro primo pensiero era quello di rincorrere la dunia ed il potere, potevano con la loro con le loro cattive intenzioni modificare il Corano, e se ipotizziamo veniva citato Ali, non era remota l’idea che toglievano tutte le ayat che nominavano il suo imamato!! Quindi non ci sarebbe stata nessuna ammirazione e rispetto per il Corano come anche per tutti gli uomini del mondo, anzi quello sarebbe stato un atto vergognoso in faccia tutti i Musulmani, fino al Giorno del Giudizio!! Ed quello che è accaduto con i libri delle comunità precedenti, sarebbe senza alcun dubbio accaduto a questo Corano.

Risposta:

Khomeyni per una motivazione che ha dentro di sé, assegna ad Abu Bakr (r) ed Omar (r) un potere e livello che non è stato mai attribuito a nessun altro. Questo per poter trasmettere alla gente comune uno dei suoi trucchi e bugie, però Khomeyni è ben consapevole che questi trucchi non resistono di fronte alle verità del Corano e le sue chiare prove, che affermano che Allah è Colui che ha garantito la conservazione del Suo libro e nessuno né in cielo né in terra, ancora più di Abu Bakr (r) ed Omar (r) possono mettere la mano sopra un ayah per modificarla. E questa è una verità certa e solida, ferma come una montagna nel cuore dei credenti.
Ma se questa capacità fosse stata resa possibile, niente vietava che voi avreste inserito il nome di Ali (r) in cento ayat, tanto che ci sono vostri religiosi come Rajab al Bersi che lo sostiene in un suo libro “500 ayat gazala fi Amir al Mu’minin”(500 ayat scese riguardanti Amir al Mu’minin) e Sadiq al Shirazi nel suo libro “Ali aleihi salam fil’Kor’an”(Ali nel Corano) sostiene che ci sono 711 ayat scese per Amir al Mu’minin Ali ibn Abu Talib (r).
E se accadeva così, allora veramente vedrete la divisione e discordia tra i Musulmani; ma tanto a voi questo non vi danneggia, in quanto siete già in disaccordo con la maggior parte dei Musulmani in ogni piccola o grande questione riguardo le regole di questa religione, neanche l’adhan si è salvato dalle vostre invenzioni.

Khomeyni scrive:

Noi non siamo sicuri riguardo quel gruppo amante della dunia che non aveva altro pensiero che il rincorrere i guadagni ed il potere, e dico, niente vieta che avrebbero portato un hadith dei loro per cancellare le ayat che affrontavano il diritto e la priorità di Ali nell’imamato!! Ancora, niente vieta che quel gruppo amante del potere portasse un hadith il cui senso sarebbe stato “riguardo questa faccenda, consigliatevi tra voi”, così Ali non avrebbe avuto nessun sostegno al suo imamato. O forse gli altri (la comunità Islamica) diranno che se Abu Bakr ed Omar avessero modificato il testo sacro del Corano, la Ummah del tempo non avrebbe accettato una violazione così palese, ma noi vi dimostreremo al di la di ogni ragionevole dubbio che i due shaikh sono andati contro il testo Coranico, e non solo quello ma anche che tutta la Ummah li ha appoggiati!!
E la prova di ciò è stata narrata nei sei libri considerati sahih sai sunniti: Fatima (r) figlia di Muhammad (S) andò da Abu Bakr per richiedere l’eredità di suo padre ed Abu Bakr le rispose:”Ho sentito il Profeta dire che “Noi Profeti non lasciamo eredità , ma elemosine”.


Questo detto, citato Abu Bakr è in contrasto con il testo del Corano, che dice:”Salomone succedette a Davide”(27:16), e “Concedimi, da parte Tua un erede che erediti da me ed erediti dalla famiglia di Giacobbe, fa mio Signore che sia gradito”(19:5-6). Allora cosa rispondete? Negate ciò che riportano questi testi espliciti, o dite che il Profeta va in contrasto con quello che c’è nel libro di Allah? O dite che questo hadith non l’ha citato il Profeta ma è solo un invenzione di quel gruppo, per negare alla famiglia del Profeta ed i suoi figli l’eredità del loro padre, mettendo questi beni nella carità per i Musulmani, e lasciando la famiglia del Profeta a carico del denaro dei Musulmani?

Risposta:

1) Se quello che hai affermato è vero, riguardo la possibilità che Abu Bakr (r) ed Omar (r) possano aver cancellato versetti del Corano riguardanti l’imamato di Ali portando al loro posto degli hadith inventati da loro stessi, allora questa sarebbe stata la prova più esplicita e chiara che ti evitava di farti affrontare questo argomento in questo modo, e sarebbe stato sufficiente a confutare le mie prove revocando quello che ho scritto in questo libro, e non ci sarebbe necessità di proibirne la lettura nel luogo dove tu eserciti il potere (Iran).

2) Tutta la Ummah è concorde sul fatto che il Corano è la prima fonte di legislazione Islamica e la sunna del Profeta (S) è la seconda fonte.
Anche se voi siete in disaccordo con noi sulla seconda fonte, non potete esserlo sull’hadith che dice: ”I sapienti sono gli eredi dei Profeti, ed i Profeti non fanno ereditare in denaro ma fanno ereditare la sapienza, e chi ne prende un po’ allora ha una grande fortuna”.

Maglisi dice in “Mir’atu l’Ukul (1:111): “Questo hadith ha due sanad (catene di trasmissione), la prima è sconosciuta, la seconda è buona ed affidabile, che vale come un sahih”.

Khomeyni si contraddice nel giudicare questo hadith, che considera debole nella pagina 163 di questo libro, mentre lo considera buono nel libro “Il Governo Islamico” a pag.143.
Allora potete dirmi che cosa significa “eredi” in questo hadith?

Significa che i sapienti di questa Ummah ereditano il letto, i vestiti, i mobili e gli oggetti del Profeta (S)? O intende che ereditano la sapienza fino al Giorno del Giudizio?
E’ questa la logica in cui credi? O la logica corretta è intendere solo l’eredità della sapienza?

Dimmi perché Zakaria (a) insisteva tanto con Allah che gli desse un erede per lui e tutta la famiglia di Giacobbe (a)? Pensi che non c’era un altro erede nella famiglia di Giacobbe (a) tranne Zakaria (a)? O pensi che Davide (a) non aveva discendenza se non quella di Salomone (a)?
O pensi che i mobili della loro cucina avevano tutta questa importanza, fino al venire citati nel libro più grande sceso su questa terra?!

Noi pensiamo che sicuramente il significato di eredità è quello della conoscenza e della Profezia, e per spiegarlo bene facciamo un esempio: essendo tu il governatore degli iraniani, puoi regalare l’isola di Kish a tuo figlio? Se non puoi, allora perché ci chiedi dell’eredità di Fatima (r) da Abu Bakr (r) ?

Hai dimenticato che Abu Bakr (r) quando ha vietato l’eredità a Fatima (r) l’ha vietata nello stesso tempo a sua figlia ed Afsa la figlia di Omar (r) ed a tutte le altre mogli e figlie del Profeta (S)?
Non sei d’accordo con me che Ali (r) quando ha avuto il potere non ha dato Fadak né altro, ai figli di Fatima (r)? Pensi veramente e sinceramente di essere più pietoso e misericordioso sui figli di Fatima (r) di Ali (r) stesso?

3) Se tu sostieni che privare i figli del Profeta (S) dell’eredità sia contro logica, allora consideri allo stesso modo la questione del matrimonio del Profeta (S) con nove donne?!
Devi considerare contro la logica anche l’indicazione del Profeta (S) ai maschi della sua Ummah di sposare le vedove, quando nello stesso tempo il Corano proibisce alle mogli del Profeta (S) di risposarsi dopo di lui, nonostante siano vedove?
Secondo te, non va contro logica la legge Islamica che invoglia i credenti a prendersi la parte di bellezza di questo mondo che Allah ha permesso, ed invece lo impedisce alle mogli del Profeta (S)?

Ma devi sapere che c’è un evidente differenza tra la vita dei Profeti (S) e quella di tutta l’altra gente.
Non sai che il Profeta (S) era il più distaccato dai piaceri di questo mondo, che visse da povero come tutti i poveri dei Muhajirin, ed Abu Bakr (r) vedeva davanti ai suoi occhi passare mese dopo mese che nella sua casa non si accendeva il fuoco e non si vedeva del fumo, ma il suo cibo erano solo datteri ed acqua, sicuramente questo lo sai molto bene.

Quindi, non c’era bisogno che i compagni del Profeta (S) inventassero degli hadith per usurpare ai suoi figli l’eredità, ed ipotizzando che abbiano inventato questi hadith, cosa vietava ad Ali (r) ed Hasan (r) durante il loro governo, di non prenderli come prova e tralasciarli?

Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/

domenica 1 agosto 2010

PERCHE’ IL NOME DI ALI (r) E DEGLI IMAM NON SONO STATI CITATI NEL CORANO?

PERCHE’ IL NOME DI ALI (r) E DEGLI IMAM NON SONO STATI CITATI NEL CORANO? (Parte prima)

http://www.alburhan.com/


Khomeyni nel suo libro “Kashful’Asrar” (Lo svelamento dei segreti) in alcuni punti risponde a questa domanda scrivendo:

E’ necessario accettare l’imamato anche se non è citato dal Corano. (pag.105)


Il Profeta che è stato mandato con questa Shari’a ci ha narrato ed informato su tutto ciò che riguarda l’etica, l’andare il bagno, l’intimità tra i coniugi, le regole dell’allattamento, anzi non ha tralasciato né un punto piccolo né grande fino a quando ci ha mostrato le relative regole e la loro etica.


Quindi come può essere logico il fatto che non ci lasci detto, annunciandolo durante la sua lunga vita, riguardo l’argomento della sua successione e l’imamato, pur essendo un elemento grande della religione, tra le sue basi fondamentali facente parte degli elementi ella sua continuità?


Non adoriamo un dio che edifica tutta questa struttura perfetta e solida e cerca di distruggerla, nel mettere la responsabilità di questa Ummah tra le mani di gente come Yazid, Muhawia, Uthman ed altri ladri!! O magari lascia la Ummah abbandonata senza un responsabile?


Il capo di una fabbrica, per esempio, che ha 50 operai od un padre di famiglia di 10 persone, se vogliono andare in viaggio per due mesi, in ogni caso non possono né il capo della fabbrica lasciarla senza un suo vice, né il padre lasciare la famiglia senza un responsabile che lo sostituisca.


Questo Profeta è stato mandato con migliaia di leggi e regole, ed ha un compito grande, poi lascia la sua Ummah per sempre… come può lasciarla senza un sostituto? Cosa dice l’intelletto di questo? Indubbiamente dirà che è assolutamente necessario nominare un khalifa, perché è lui l’elemento di continuità del monoteismo e non si può dire in nessun caso che non è un problema se la Ummah viene lasciata senza un successore. O invece le questioni che la riguardano vengono lasciate nelle mani di gente che tutti conoscono?! Anzi, tutti sanno del loro grande attaccamento all’autorità ed il loro ricercare il potere, e come abbiano commesso delle azioni portanti al disordine, del fatto che si siano picchiati nel momento più difficile ed importante della storia della Ummah cioè quello della morte del Profeta..!!
Quindi che cosa vi dicono i vostri intelletti, e che cosa dicono coloro che hanno le menti per pensare?
Diranno che non c’è necessità per nominare un successore? O direte che l’imamato fa parte dell’Islam e quindi non c’è problema se viene citato o non nel Corano?(pag.107)


Ha risposto a queste domande lo studioso iraniano Mohammad Baqir Sujudi, nel suo libro dal titolo “Limada lam yudkar ism Ali fi l’Koran?” ( Perché non è stato citato Ali nel Corano?).


Di seguito ve ne presentiamo un estratto.

Risposta:

1- Se ti diamo ragione, la questione che critichi di noi dovresti criticarla prima riguardo il tuo imam al Mahdi, il quale si è occultato ed ha lasciato la Ummah (comunità Islamica), la fabbrica dell’Islam e la sua famiglia, senza far conoscere un testamento dove nomina un suo vice, al posto di lasciare la Ummah abbandonata a se stessa per undici secoli.

Allora l’imam al Mahdi va in accordo con l’intelletto e la logica mentre il Profeta Muhammad (S) no? Cos’è questa contraddizione nel vostro credo?

Ancora più strano, Khomeyni muore senza nominare un successore? Non colgono i suoi seguaci questa contraddizione nei suoi detti e fatti?

E se l’umanità ha bisogno di un imam, khalifa decretato da Allah, allora chi sono stati l’imam ed il suo vice, prima della missione del Profeta Muhammad (S)?



2- Altra cosa, la nostra domanda non verte sulla prova logica ma sul portare la prova legale che dimostra l’imamato di Ali (r) e la sua successione.

E se l’intelletto è la vostra unica fonte, allora non ci sarebbe stato bisogno del Santo Corano ed i messaggi divini, ma Allah che conosce l’incompletezza e l’imperfezione di questo intelletto ha inviato i Suoi libri e Messaggeri, in modo che dopo di loro non occorra più una prova e non ci siano più giustificazioni.

Inoltre cosa ne pensa l’imam (Khomeyni), come può l’intelletto suggerire ad alcuni indiani di nutrirsi di spazzatura e considerarla benedetta, o ordinare a lui ed ai suoi seguaci di mangiare la terra delle tombe dei morti, e non si stupisce se l’intelletto suggerisce ad alcune donne di bere la loro urina?! Tutti loro sono nel giusto per il solo fatto che l’intelletto glielo ha ordinato?!



3- Chi non conosce la strada ha necessità di una guida, ma chi conosce la strada, ha la Provvidenza ed il mezzo di trasporto, non necessita di essere accompagnato in ogni momento da una guida, perché Allah ha guidato questa Ummah onorata con questa Misericordia donataci che è il nostro signore Muhammad (Pace e benedizioni su di lui e sulla sua famiglia).

Ipotizziamo che abbiamo necessità (della designazione) dell’imamato di Ali (r), qual è ora, dopo la sua morte, la sua importanza quando invece (secondo voi) la Ummah ha bisogno ora di un imam?

Ma noi sappiamo, come tutti sanno, che Allah (SWT) non ha nominato un imam per la Ummah di questo tempo, come non ha indicato specificatamente nessun altro.

Infine è veritiero il proverbio persiano che dice :” Se le fondamenta sono costruite sul marcio è inutile imbiancare i muri”.




Khomeyni scrive:

Il Corano essendo un grande libro divino è venuto a distruggere i credi deviati della Jahilia (epoca pre-Islamica) e per stabilire regole generali. Il suo ruolo non è affrontare i dettagli in quanto questo è il compito del Profeta (pag.103).



Risposta:

Come si può considerare l’imamato di Ali (r) un dettaglio, quando poi si afferma essere una base della religione che garantisce la continuità del monoteismo?

Quando volevi stabilire l’imamato di Ali (r) attraverso una prova logica, l’hai considerato importante più di qualunque altra grande cosa nella religione, ed avete descritto Ali (r) come il migliore presso Allah ed il suo livello superiore a quello di tutti i Profeti (A).

Invece quando non hai trovato qualcosa di legale che confermi la vostra dottrina dell’imamato, ti contraddici dicendo che la questione dell’imamato e khilafa dopo il Profeta (S) è un dettaglio di questa religione.

Appunto perché nel Corano non c’è nulla che afferma questa idea, allora vi attaccate agli hadith che interpretate a vostro piacimento, per far si che l’imamato di Ali (r) diventi una base della religione.





Khomeyni scrive:

Quando il Corano non cita Ali, questa è una prova su di voi. (pag.104)



Risposta:

1- Come può un Musulmano che rispetta il suo intelletto dire una cosa del genere?



2- Allora secondo Khomeyni i seguaci del gruppo Bahai ed altre sette possono utilizzare questo vostro ragionamento come prova per affermare le loro dottrine deviate ed ingiuste.

Possono dire, siccome Allah non ha fatto scendere una sura che parla della profezia di Baha’ullah allora questo vuol dire che noi siamo sulla strada giusta.



3- Allah ci ha informato che Ali (r) e la sua famiglia non godevano in esclusiva di questa caratteristica dell’imamato, oltre tutti gli altri imam ben guidati dopo il Profeta della Misericordia (S). E su questo punto ci sono molte prove tra le quali ci basta citarne due:



“Non adorate all'infuori di Lui altro che nomi, che voi e i vostri avi avete inventato, e a proposito dei quali Allah non ha fatto scendere nessuna prova. In verità, il giudizio appartiene solo ad Allah. Egli vi ha ordinato di non adorare altri che Lui. Questa la religione immutabile, eppure la maggior parte degli uomini lo ignora.” (Sacro Corano 12:40)



“Disse: “Ecco che il vostro Signore ha fatto cadere su di voi supplizio e collera! Volete polemizzare con me sui nomi che voi e i vostri avi avete inventato senza che Allah vi abbia concesso a riguardo alcuna autorità? Aspettate e anch'io rimarrò in attesa insieme a voi”.” (Sacro Corano 7:71)


E qui voglio domandarti, come fai a discutere con me a proposito di nomi che tu ed i tuoi avi avete nominato senza che Allah abbia fatto scendere su di loro alcuna prova?

Non è Allah che ci ha ordinato di non seguire questi nomi, che non hanno nessuna prova proveniente da Allah stesso?

Quello che voi affermate a proposito dell’imamato di Ali (r) e dei suoi figli, non sono che dei nomi che voi ed i vostri avi avete nominato “senza che Allah vi abbia concesso a riguardo alcuna autorità”.





Khomeyni scrive:

Citare l’imamato nel Corano non vuol dire che quelli che erano contrari lo avrebbero accettato.


Perché loro sono entrati nell’Islam solo per interesse mondano, non per convinzione ed amore dei suoi principi, quindi come potevano accettare le ayat dove veniva citato Ali? Ci sarebbe stata ancora più fitna e guerra tra i Musulmani, fino alla fine dell’Islam. E può darsi che quelli, quando vedevano che non potevano raggiungere i loro scopi e desideri, avrebbero creato dei gruppi di opposizione che cercavano di distruggere l’Islam, così Ali non sarebbe potuto stare fermo e reagiva contro tutto questo, che alla fine avrebbe portato alla distruzione dell’altra metà dell’Islam!!


Quindi riassumendo: citare Ali (r) e l’imamato nel Corano è contro l’interesse e la saggezza, anzi danneggia l’imamato stesso. (pag.114)


Risposta:

1- Allah non accetta dal Suo servo solo la metà della religione, perché ciò non ha nessuna utilità, è come se uno digiunasse fino al Dhor.

Così Allah non accetta dai Suoi servi solo la metà della religione (rappresentata secondo voi da Abu Bakr (r) e Omar (r) ) perché per Lui accettarne una parte e rifiutarne un’altra è cosa peggiore, Lui non ha bisogno di proteggere metà della religione quando i Suoi servi rifiutano l’altra.


2- Khomeyni afferma che citare Ali (r) è contro l’interesse di questa Ummah, e questo vuol dire che Allah il Saggio amando questa Ummah, non voleva che si dividesse citando una cosa che poteva essere un pericolo per la sua unità.

Come fa Khomeyni ad essere talmente illuminato ed arrivare ad una conclusione del genere, mentre invece questo non veniva in mente al nostro Profeta (S), che secondo una moltitudine di hadith fabbricati, che voi riportate, ha nominato continuamente Ali (r) ed i suoi figli come imam, anzi si è pure ricordato della faccenda dell’imamato negli ultimi momenti della sua vita?!


3- Perché il Profeta (S) ci teneva così tanto a quel gruppo desideroso della dunia e del potere,

perché non li ha allontanati dalla sua strada pur sapendo le loro intenzioni e malvagi scopi?

Perché il Profeta (S) era incapace di eliminare un gruppetto determinato, ben sapendo lui che era appoggiato da Allah per combattere tutta la miscredenza ed i nemici dell’Islam, come fece con Abu Jahl ed altri, fino a quando li ha vinti ed eliminati? Come può il Corano lasciare che Abu Bakr (r) ed Omar (r) siano un ostacolo per l’Islam senza citarli una volta? Sappi che il Corano non è mai stato tenero con nessun uomo e non ha mai tardato nello svelare i complotti e gli stratagemmi che si tramavano contro l’Islam ed il gruppo dei credenti. Inoltre tutti quelli che si sono messi contro il messaggio del Profeta (S) non hanno raccolto altro che fallimento e rimpianto. Poi quali vantaggi guadagnavano nel seguire una religione che al tempo tutto il mondo combatteva ?

Se c’era un potere, una forza, allora tutto questo era nelle mani degli Ansar, non dei Mujahirin, perché erano loro che li avevano aiutati, e d’altra parte chi desidera la dunia, i suoi divertimenti e poltrone deve andare a cercarla da chi la possiede, come Abu Jahl, perché è lì che può soddisfare tali aspirazioni. Invece lasciare tutto questo per stare vicino al Profeta (S), come credenti obbedienti, quando era da solo, cacciato dalla sua terra e tribù, che interesse guadagnavano e che vantaggio mondano traevano, come dice Khomeyni?

Quando si sono convertiti all’Islam Abu Bakr (r) ed Omar (r) ?

Non era nel momento in cui i politeisti torturavano, uccidevano e boicottavano i nuovi credenti?

O Khomeyni non conosce bene gli eventi della storia Islamica?