Musulmani sinceri, con buone intenzioni ma non sufficientemente istruiti nella religione, possono essere indotti erroneamente a credere ed accettare il mito del cosiddetto “quinto madhab” denominato “Ja’fari madhab”.
Presumibilmente dal nome
dell’Imam Ja’far As-Sadiq (ra).
Queste persone non sono
consapevoli che tale madhab non esiste, non è riconosciuto come “quinto madhab”
, ed è un tentativo sciita per ottenere l’accettazione da parte dei musulmani,
col pretesto di una scuola di diritto islamico.
L’esame di questo”madhab” da
parte chi non abbia una solida base di Shari’ah o una solida conoscenza sulla
storia ed esistenza del diritto islamico, porterà a pensare erroneamente:
“Questo è molto simile al madhab Maliki od Hanafi”.
Quindi cercheremo di
presentare al lettore la realtà dietro questo mito propagato dagli sciiti.
La realtà della setta Ja’fari
è che essa non è la parola di un imam sciita, ma semplicemente quella degli
studiosi sciiti, i loro Ijtihad ed opinioni. Ogni grande Mufti sciita odierno,
o come amano chiamarlo “Marji” (noto anche come Marja-i taqlid, che
letteralmente significa sorgente da imitare) ha il suo madhab ed ijtihad, come
Rouhani o Sistani o Shirazi ecc…ognuno ha diverse sentenze, ed è anche
considerato vietato per uno sciita che segue un certo Marji andare a prendere
sentenze religiose da un altro Marji.
Proprio come gli Ahl As-Sunnah
hanno le famose quattro scuole di giurisprudenza, Hanafi, Maliki, Hanbali, e
Shafi’i, possiamo affermare che ogni Marjia sciita rappresenta il madhab della
propria! Sistani è un madhab, Khomeini è un madhab, Khu’i è un madhab, Subhani
è un madhab, Fadlallah è un madhab e così via.
Il grande ayatollah sciita
Fadlallah ha affermato:
“Il problema che ci troviamo
di fronte ad avere numerosi Marjia’iyat (plurale di Marji) è lo stesso di avere
numerosi Madhab Fiqhi (Scuole di giurisprudenza religiosa), perché i Marji’iyat
nella loro naturale varietà di fatwa e vedute, sono numerosi Madhab Fiqhi”. (“Al-Ma`alim Al-Jadidah lil Marji`iyah
Al-Shi`iyah” pg.117)
Le basi del Fiqh (giurisprudenza)
nello sciismo:
Lo studioso sciita Wahid
Behbahani afferma nel suo libro:
“E per quanto concerne le
questioni giurisprudenziali islamiche, è stato stabilito che la congettura
riguardo ad esse è consentita ed è dichiarato nella sacra legge islamica… affidarsi
alla congettura è profondamente fondato, come durante il periodo degli
infallibili, in cui molti problemi erano risolti mediante di essa; come il
taqlid dei Mufti, gli hadith khabar al-wahid ed il testo apparente del Corano”. (Fawaid al Rijaliyah by Wahid Behbahani,
Page 11)
L’Imam Ja’far As-Sadiq (ra):
Il nome completo era Ja’far
bin Muhammad bin Ali bin al-Husain bin Ali bin Abu Talib.
Era un benedetto wali di
Allah, egli è stato uno degli studiosi di Ahl As-Sunnah ed era sunnita nelle
sue convinzioni (Aqidah) (1).
Ed inoltre ha narrato alcuni
Hadith nei libri sunniti.
Oggi non esiste una cosa
definibile Ja’fari Fiqh, anche se le opinioni dell’Imam Ja’far potrebbero
essere sparse qua e là, e frammenti del suo Usul presenti nei lavori di suoi
studenti, tuttavia gli sciiti non sono affidabili anche se rivendicano di aver
ricevuto il suo insegnamento direttamente, perché è molto chiaro come i loro
libri siano composti.
E’ ben noto che i famosi
quattro Imam sunniti di Fiqh hanno scritto molti libri riguardanti la
giurisprudenza islamica, dottrina e culto. I quattro Mahdab sunniti (Hanafi,
Shafi’i, Maliki, Hanbali) sono stati fondati dagli stessi quattro Imam o dai
loro studenti che esponevano le idee di questi Imam.
Invece, l’Imam Ja’far non ha
scritto nessun libro in materia, come del resto nessun altro dei presunti imam degli
sciiti. Al fine di poter seguire qualcuno, i suoi principi (Usul) devono essere
stati codificati, direttamente o attraverso i suoi studenti, insieme ai
verdetti sui masa’il (problematiche) che devono essere conservati.
Ma l’Imam Ja’far As-Sadiq non
ha avuto i suoi insegnamenti codificati.
Gli sciiti non seguono il
Fiqh dell’Imam Ja’far As-Sadiq, ma piuttosto seguono i loro religiosi delle
città di Kufa e di Qom, che hanno fabbricato narrazioni attribuendole all’Imam
Ja’far che viveva a Medina.
Ma questo non vuol dire che
nessuno di questi pareri sia stato correttamente conservato.
Concordiamo che potrebbero
esserci alcune tracce di Fiqh di Ja’far as-Sadiq conservate da studiosi sunniti
e sciiti. Ma parlare di Fiqh simile a qualcosa di quello che gli sciiti
definiscono, come “Ja’fari Fiqh” è improponibile.
Poiché quella che essi
seguono non è la parola dell’Imam Ja’far ma semplicemente quella dei loro
studiosi, il loro ijtihad ed opinioni, come abbiamo detto prima.
Dai fatti presentati, risulta
chiaro che il “Madhab Ja’fari” è inesistente ed un’illegittima scuola di legge
islamica.
NOTE:
(1) Per approfondire vedi
questo articolo: http://youpuncturedtheark.wordpress.com/2011/09/23/part-1the-imams-from-ahlebayt-whom-shia-consider-to-be-their-divinely-appointed-imams-were-on-the-creed-of-ahlesunnah-wal-jama%E2%80%99ah/
Tratto da: http://youpuncturedtheark.wordpress.com/2013/07/12/the-reality-behind-the-jafari-madhhab/