“Shi’ah” ,“Shie’ah”: un sostantivo singolare arabo che significa gruppo, fazione, partito, setta, sostenitore. La forma plurale è “Shiya’e - Ashyaa”.
C’è un altra parola in arabo che ha un simile significato ed è “Hizb”, il cui plurale è “Ahzaab”.
Entrambi i termini sono utilizzati nel Sacro Corano, eccone alcuni esempi:
“Quindi trarremo da ogni gruppo (Shi’ah) quello che fu più arrogante verso il Compassionevole” (19:69)
“Avvenne che, entrando in città in un momento di disattenzione dei suoi abitanti, trovò due uomini che si battevano, uno era dei suoi (Shie’atihi) e l'altro uno degli avversari” (28:15)
“In verità Abramo era certamente uno dei suoi seguaci (Shie’atihi)” (37:83)
“Già, prima di te, ne inviammo alle antiche sette (Shiya)” (15:10)
“Di': “Egli vi può mandare un castigo dall'alto o da sotto i vostri piedi o confondervi con le divisioni (Shiya’an)” (6:65)
“Tu non sei responsabile di coloro che hanno fatto scismi nella loro religione e hanno formato delle sette (Shiya’an). La loro sorte appartiene ad Allah. Li informerà di quello che hanno fatto.” (6:159)
“Davvero Faraone era altero sulla terra; divise in fazioni (Shiya’an) i suoi abitanti, per approfittare della debolezza di una parte” (28:4)
“E neppure [siate tra] coloro che hanno scisso la loro religione e hanno formato sette (Shiya’an), ognuna delle quali (Hizben) è tronfia di quello che afferma.” (30:32)
Durante il conflitto tra Ali Ibn Abu Talib (r) e Muhawwiyah Ibn Abu Sufyan (r), entrambi i gruppi vennero definiti Shi’atu Ali e Shi’atu Muhawwiyah.
Quindi il suo primo uso, durante il conflitto tra i due grandi compagni, è servito ad indicare l’appartenenza ad uno dei due schieramenti, in quel determinato contesto politico.
Tradotto da: “Il Contesto Storico della Shia” http://www.defending-islam.com/page4.html
Articolo pubblicabile riportando la fonte: http://studiamolashia.blogspot.com/