"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 22 maggio 2011

20 FAMOSE DOMANDE DELLA SHIA CHE HANNO CONVERTITO UN ERUDITO SUNNITA!

12) Domanda: le Genti della Sunna hanno quattro principi legali, il Corano, l’Ijtihad, la Sunna ed il Qiyas. Se ci riferisce agli eventi di Saqifa, qualcuno di questi principi è applicato?

Risposta: una confusione totale. In primo luogo ciò a cui l’autore sta provando a riferirsi sono i principi del Fiq e non del governo di una società. Ce ne sono altri come l’Ijma ed anche l’includere l’Ijtihad nella lista, dimostra che l’autore non conosca nulla riguardo le fonti del Fiq sia della Sunna che della Shia. Se leggi la storia dell’Islam vedrai che il Santo Profeta (S) ha istituito una società molto democratica, in cui molte decisioni (ovviamente ad eccezione di quanto rivelato da Allah) sono state prese tramite la consultazione tra persone competenti. Quanto accaduto a Saqifa è stato in realtà un approccio istituito dal Profeta (S). In questo modo si potrebbe dire che è stato basato sulla Sunna e l’Ijtihad. D’altra parte, non ci sono assolutamente prove evidenti della dottrina dei 12 imam, nel Corano e nella Sunna. Quindi la stessa domanda è valida per gli Ithna Ashari.
Questa questione e le eventuali risposte non hanno nulla a che fare con la prova che la Shia dei 12 imam sia la giusta versione dell’Islam.

13) Domanda: se rifiutare un Califfo Ben Guidato equivale all’apostasia, che cosa diciamo di quegli individui che si ribellarono e combatterono contro il quarto dei Califfi Ben Guidati?

Risposta: non credo che il rifiuto di un Califfo corrisponda all’apostasia, tuttavia, come dice Ali nel Nahjul Balagha alla lettera 6, chi ha rifiutato è andato fuori dalla strada dei musulmani. Non tutte le persone che combatterono contro Ali effettivamente lo fecero perché respinsero il suo califfato. Molti hanno iniziato una lotta perché volevano arrestare gli assassini di Uthman (ancora una volta il riferimento è ad una lettera del Nahjul Balagha, la 58, o prima o dopo a seconda della versione).
Questa questione e le eventuali risposte non hanno nulla a che fare con la prova che la Shia dei 12 imam sia la giusta versione dell’Islam.

14) Domanda: è un principio fondamentale di razionalità che, se due parti sono in controversia entrambi possono essere in errore, ma entrambi non possono essere nel giusto. Applicando questo alle battaglie di Jemel e Siffin, possono sia gli assassini che gli assassinati essere in Paradiso, ed essere nel giusto?

Risposta: no, non c’è un’altra possibilità, entrambi hanno una parte di giusto ed una di sbagliato. Per quanto riguarda Siffin e Jemel, come ho detto, tutto va ricondotto alle reali intenzioni dei singoli individui. E’ possibile che qualcuno, con un intenzione divina nell’esercito di Muhawiya possa venire considerato un martire e qualcuno con un intenzione negativa nell’esercito di Ali abbia sprecato la sua vita. Con questo però non si intende giustificare l’atto di Muhawiya di combattere contro Ali.
Questa questione e le eventuali risposte non hanno nulla a che fare con la prova che la Shia dei 12 imam sia la giusta versione dell’Islam.

15) Domanda: il Profeta (S) ha detto: “Giuro per colui che controlla la mia vita che questo uomo (Ali) e la sua Shia, saranno sicuramente liberati nel Giorno della Resurrezione”.
Esiste alcun hadith in cui il Profeta (S) abbia garantito il Paradiso per gli imam Abu Hanifa, Malik, Shafi, Hanbal ed i loro seguaci?

Risposta: no e non ci sono neppure hadith che indicano che i seguaci dell’imam Sadiq avranno garantito il Paradiso. Ed Allora?! Gli zayditi sono anche essi seguaci dell’imam Ali, come gli ismailiti, e considerano voi dei fuorviati, come del resto voi considerate loro.
Secondo gli Ithna Ashari andranno tutti in Paradiso, perché sono seguaci dell’ima Ali?
Seguire Ali significa sono essere un Ithna Ashari?
Sei sicuro al 100% che Malik Ashtar (famoso compagno di Ali) abbia seguito la stessa dottrina dell’imamato come gli Ithna Ashari?
Possiamo dire che i sunniti non siano seguaci dell’imam Ali solo perché seguono e rispettano altri sahabah?
A proposito, tutti gli imam di cui hai parlato, sono imam nel Fiq (giurisprudenza) non nall’Aqida (credo). Quindi il tuo paragone è fuori luogo. Inoltre, l’hadith (se accettato come autentico) non implica che questi saranno gli unici ad andare in Paradiso.
Pensi che non ci siano altri hadith in cui il Santo Profeta (S) promette il Paradiso ad altri che ad Ali? Hai mai letto i versetti del Corano che lodano i Muhajirin e gli Ansar, ed incoraggiano coloro che seguono il loro esempio? (ad esempio At-Tawba-100)
Può uno Shia Ithna Ashari considerarsi come una delle persone di cui parla questo versetto, cioè un seguace del percorso dei sahabah?
In un altro versetto (Al-Hashr-10) Allah dice che coloro che non appartengono ai Muhajirin ed agli Ansar, devono pregarLo di non far venire alcun pensiero malato nei loro cuori riguardo questi sahabah.
Voi avete mai pregato e chiesto questo ad Allah, o invece praticate la maledizione sui sahabah e diffondete calunnie su di loro?
Leggi i versetti della Sura al-Muhminin per vedere, in generale, chi sono le persone che vanno in Paradiso. Vedi menzionati alcuni seguaci di imam?
Questa questione e le eventuali risposte non hanno nulla a che fare con la prova che la Shia dei 12 imam sia la giusta versione dell’Islam.

16) Domanda: Aisha durante la sua vita è stata una critica severa di Uthman, fino al punto di sostenere la sua uccisione. Come è possibile che dopo la sua uccisione lei abbia scelto di ribellarsi contro l’imam Ali, sulla premessa che gli assassini di Uthman andavano arrestati? Perché lei ah abbandonato Mecca, dipingendo Uthman come una vittima, mobilitando l’opposizione di Bassora? Ha preso questa decisione basandosi sul desiderio di difendere Uthman o era motivata dal suo odio per l’imam Ali?

Risposta: la narrazione secondo la quale Aisha era una critica severa di Uthman, fino al punto di dichiarare: “Ammazzate questo Nathal (vecchio stupido) perchè è divenuto un miscredente”, è riportata in alcune opere sunnite da una persona chiamata Nasr Ibn Muhazim...
Questa persona era un estremista sciita e gli studiosi di rijall (storia dei trasmettitori) l’hanno considerato un bugiardo inventore. Quindi questo racconto è semplicemente falso.
Puoi onestamente sostenere l’intima motivazione di un atto del tuo migliore amico, che conosci e frequenti personalmente? Come possiamo noi parlare di motivazioni di una donna che viveva 1400 anni fa, con tutti questi resoconti storici spesso in conflitto tra loro?
Invece di mettere in dubbio le sue motivazioni, non è più vicino alla taqwa (timore di Allah), rispettarla in quanto amata moglie del Profeta (S) e nostra madre (se ci consideriamo muhminin)? Non è forse più prudente se seguiamo il versetti della Sura Nur, che ci mette in guardia dal pensare male di Aisha ed evitare la diffamazione delle credenti?
Quando con le vostre lingue riportaste e con le vostre bocche diceste cose di cui non avevate conoscenza alcuna. Pensavate che non fosse importante, mentre era enorme davanti ad Allah.” (24-15)
Questa questione e le eventuali risposte non hanno nulla a che fare con la prova che la Shia dei 12 imam sia la giusta versione dell’Islam.


Fonte: http://answersforshiafriend.wordpress.com/
Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/

domenica 1 maggio 2011

LE MOGLI DEI PROFETI NOE’ E LOT (Pace su di loro)

Il Corano dichiara con forza che chi è puro dovrebbe sposare solo chi è puro.
“Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine che siano onesti. E se sono bisognosi, Allah li arricchirà della Sua Grazia. Allah è largo nel dare e sapiente” (24:32)
Ed inoltre dichiara:
“Le malvagie ai malvagi e i malvagi alle malvagie. Le buone ai buoni e i buoni alle buone” (24:26)

Le Genti della Sunna utilizzano questi versetti come prova che Aisha (r) deve essere pura, poiché il Profeta (S) la sposò. Il Profeta (S) dopo tutto, non avrebbe consapevolmente violato il Corano sposando qualcuno di impuro. Dal momento che il Profeta (S) fu puro, poteva solo sposare donne pure.
La Shia insulta Aisha, ed al fine di contrastare questa tesi, gli sciiti si richiamano alle mogli dei profeti Noé e Lot.
Entrambe le donne erano sposate a dei puri profeti, eppure esse stesse erano impure e destinate al fuoco infernale, secondo il seguente versetto del Corano:
“Allah ha proposto ai miscredenti l'esempio della moglie di Noè e della moglie di Lot. Entrambe sottostavano a due dei Nostri servi, uomini giusti. Entrambe li tradirono, ed essi non poterono in alcun modo porle al riparo da Allah. Fu detto loro: “Entrate entrambe nel Fuoco, insieme con coloro che vi entrano”” (66:10)
Tuttavia sembra che questa argomentazione sia inconsistente, e speriamo inshAllah di poter dimostrare che, il fatto che questi due profeti avessero mogli peccatrici è solo una prova contro la Shia, in quanto crea una incoerenza nella logica teologica sciita.
Il Corano dice chiaramente che un uomo puro non dovrebbe sposare una donna impura (e viceversa) e l’ayatollah Khomeini ha dichiarato che: “Nell’Islam è vietato sposare i fasiqun (peccatori)”.

Quindi la domanda è ovvia: perché allora il profeta Noè ed i profeta Lot lo hanno fatto?

La risposta delle Genti della Sunna è molto semplice: i profeti Noè e Lot non conoscevano la peccaminosità delle loro mogli, al momento in cui stavano per sposarle.
Quindi, non hanno violato deliberatamente il comando di Allah, sposando non intenzionalmente delle peccatrici. Avessero saputo che le loro due mogli sarebbero state miscredenti, non le avrebbero certamente sposate. Ma solo Allah conosce al-Ghaib (l’invisibile) e solo Allah conosceva la loro destinazione finale nell’Inferno.
Per questo, uno sciita ingenuo potrebbe rispondere che forse il Profeta Muhammad (S) similmente sposò Aisha senza conoscerne la vera natura, e forse anche lui ha sposato una donna impura senza saperlo.

Tuttavia, qui sorge un problema all’interno delle credenze teologiche sciite.

Gli sciiti credono fermamente che il Profeta (S) ed i loro Imam conoscano al-Ghaib (l’invisibile), e vengano a conoscenza di tutto ciò che è nei cieli e sulla terra.
Quindi non è possibile che il Profeta (S), secondo la Shia non conoscesse la natura di Aisha, in quanto secondo la loro dottrina egli conosce tutto.
Ad esempio:
“L’imam Ali ha detto:”Giuro su Dio, che tiene la mia anima in mano, che so tutto quello che conosceva il Profeta, e so tutto sul passato e sul futuro, fino al Giorno del Giudizio”
(Fonte: http:// al-islam.org/leadership / )
“Abu Abdillah al-Husayn, dice:”Io so quello che c’è nei cieli e nella terra e so quello che c’è nel Paradiso e nell’Inferno; so quello che è stato e quello che sarà” (Al-Kafi, p.261)
Secondo Al-Kafi, il più autorevole dei quattro libri di Hadith sciiti, gli imam potrebbero presumibilmente dire se andrà in Paradiso o all’Inferno semplicemente ascoltando la voce di una persona:
“Ascoltando la voce di una persona l’imam può dire se essa è destinata ad andare all’Inferno o in Paradiso; e in tal modo può rispondere alle sue domande di conseguenza” (Al-Kafi, p.224)

Quindi gli sciiti non possono obbiettare che il Profeta (S) non fosse a conoscenza della reale natura di Aisha, quando la sposò. Se Aisha era impura e peccatrice, secondo la credenza sciita, il Profeta (S) lo sapeva. Se poi il Profeta (S) consapevolmente ha sposato una persona impura e peccaminosa, allora ha violato i versetti del Corano che lo vietano.
Per gli sciiti non vi è alcun modo di aggirare questo discorso.
Il fatto in questione è che gli sciiti non hanno modo di poter razionalizzare il perché questi due profeti hanno sposato donne peccatrici. Dato che secondo il loro credo, i profeti, esenti da peccato, conoscevano la natura e destino di queste donne.
Non erano, secondo la Shia, i profeti intenzionalmente peccatori, sposando donne peccatrici?

La Gente della Sunna, d’altra parte, non ha nessuna incongruenza nelle sue credenze.
Siamo convinti che il Corano comanda agli uomini e donne musulmani di sposare solo persone pure.
Il profeta Noè ed il profeta Lot, non conoscevano la natura di queste donne quando le hanno sposate, e quindi nessuna colpa può essere attribuita a questi uomini.
Inoltre, i comandamenti del Corano riguardi lo sposarsi tra puri, furono dati a questa Ummah, non necessariamente alla Ummah ai tempi dei profeti Lot e Noé.
La Sharia di questi profeti precedenti su questo argomento potrebbe essere stata differente dalla Sharia del Profeta Muhammad (S).
Quindi non possiamo dire nulla riguardo questi profeti, quello che sappiamo è che a questa Ummah, compreso il Profeta Muhammad, è stato vietato di sposare consapevolmente persone impure.
Riguardo al Profeta Muhammad, egli non ha mai divorziato Aisha e ciò è riconosciuto dagli sciiti.
Se il Profeta (S) avesse saputo che Aisha sarebbe divenuta miscredente, allora non divorziare da lei sarebbe stato un peccato, in quanto è haram (proibito) essere sposati ai kafir (miscredenti, negatori).
I libri sciiti affermano esplicitamente che Aisha, oltre ad essere malvagia e peccatrice, è divenuta kafir.
Vedi questo articolo:
http://www.schiiten.com/backup/AhlelBayt.com/www.ahlelbayt.com/articles/ahlel-bayt/slander.html

Il Profeta (S) non ha mai pensato che Aisha sarebbe divenuta kafir, altrimenti l’avrebbe divorziata. Dal momento che non lo ha fatto, l’unica conclusione che possiamo trarre è che il Profeta (S) non ha mai messo in discussione la purezza di sua moglie. Se il Profeta (S) avrebbe pensato che Aisha era malvagia, peccatrice o miscredente, non l’avrebbe mai sposata e se l’avesse sposata nulla gli avrebbe impedito di divorziare da lei!
Il Profeta (S) rimase sposato con Aisha fino all’ultimo giorno!
In conclusione, gli sciiti non possono portare ad esempio la questione delle mogli dei profeti Noè e Lot, in quanto essi stessi non hanno una spiegazione valida, come invece l’hanno i sunniti.
Gli sciiti non possono conciliare la loro convinzione che il Profeta (S) e gli imam conoscano tutto al-Ghaib (l’invisibile) ed invece abbiano sposato donne peccaminose, in chiara violazione dei precetti Divini.
Le Genti della Sunna si fidano dell’opinione del Profeta Muhammad, il Corano dice di sposare solo ciò che è puro ed il Profeta (S) sposò Aisha, quindi le Genti della Sunna saranno le ultime a mettere in discussione la sua purezza.
Coma credenti, non dovrebbe essere nostra politica fare supposizioni sul Profeta dell’Islam.
Il Corano comanda ai musulmani, tra cui il Profeta (S), di sposare donne pure, affermare che Aisha sia stata una peccatrice è dire che gli sciiti ne sanno più del Profeta (S) o che il Profeta (S) ha peccato sposandola. Nessuna delle due opzioni è accettabile. L’unica opzione accettabile è dire che il Profeta Muhammad sposò Aisha che era una donna pura.

Fonti:
http://www.schiiten.com/backup/AhlelBayt.com/www.ahlelbayt.com/articles/ahlel-bayt/wives-of-nuh-and-lut.html
http://www.alseraj.net/

Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/