"...E' questo l'iter che segue la gente dell'innovazione e delle tendenze eretiche; i demoni ispirano loro un principio valido, di cui essi non dubitano, poi balenano a loro delle idee confuse, per mancanza di comprensione, al punto che essi deviano. Ora, tutto questo, per quanto riguarda il principio, va attribuito al demonio, ma se sapessero che in queste questioni il demonio è loro allievo ed impara da loro!
Ciò è quanto mai evidente nella Shi'ah, soprattutto negli Imamiti: inizialmente i demoni dei jinn insinuarono loro l'amore per la Gente della Casa e la dedizione per essa, ed essi quindi videro in ciò uno tra i modi più elevati per avvicinarsi ad Allah. Così sarebbe se essi si fossero fermati a ciò e non vi avessero aggiunto altro..."


Muhyiddin Ibn 'Arabi

"La conoscenza dei pensieri satanici che affiorano alla coscienza" Cap.55 delle "Futuhatu-l-Makkiyyah"
Yusuf al-Naahani "Compagni del Profeta" a cura di Marcello Perego ed. Mimesis



domenica 8 gennaio 2012

SUNNA IN IRAN – SHIA IN ARABIA SAUDITA: UN BREVE CONFRONTO

Prefazione

Alcune fonti di media nazionali filo iraniani, hanno recentemente pubblicato articoli che confrontano la situazione di entrambe le comunità, la sunnita in Iran e la sciita in Arabia Saudita.
Questi articoli sostengono che la comunità sunnita in Iran abbia maggiori diritti civili e libertà degli sciiti in Arabia Saudita.
Cari lettori, l’articolo che segue è un breve confronto tra le due comunità. Il giudizio finale, spetta a voi.

REPUBBLICA E REGNO
“Repubblica” e “Regno” sono due sistemi di governo noti nel mondo.

Negli stati repubblicani, le masse eleggono i loro governanti, politici e capi di stato; in altre parole i cittadini, a prescindere da differenze linguistiche, colore della pelle, religione ed etnia, danno il loro voto per scegliere i loro governanti, ed infine coloro che hanno ottenuto la maggioranza dei consensi, hanno diritto di governare.
Repubblica Islamica
Se la denominazione “Repubblica” appare accanto ad “Islamica”, questo dovrebbe significare che le regole di questo stato dovrebbero basarsi sull’Islam.
Le leggi e giurisprudenza islamiche dovrebbero riguardare i diritti civili e religiosi delle minoranze, e quindi proibire azioni ingiuste.
La Repubblica Islamica dell’Iran, si è formata dopo un lungo processo nazionale di opposizione e lotta, che è riuscito a sconfiggere l’ex regime iraniano. Il mondo ha visto la vittoria della rivoluzione iraniana nel Febbraio del 1979.
In Iran, sciiti e sunniti hanno insieme sostenuto il movimento anti Shah con il motto “Repubblica Islamica”.
D’altro canto, il “Regno” è un sistema politico che implica il ruolo primario di una famiglia reale, che occupa i posti chiave e guida particolarmente la politica interna ed estera.

Riassumendo, i posti chiave del sistema, nel “Regno” sono assegnati per SELEZIONE, mentre nella “Repubblica” per ELEZIONE.
Dopo aver chiarito questi dettagli, sembrerebbe improbabile poter confrontare la “Repubblica Islamica dell’Iran” con il “Regno di Arabia Saudita”, ma stupisce invece analizzare la situazione dei sunniti iraniani e confrontarla con quella degli sciiti sauditi.



DISTRIBUZIONE DEL LAVORO IN IRAN ED ARABIA SAUDITA
Deve essere tenuto presente che nel Regno dell’Arabia Saudita, solo le alte cariche ed importanti appuntamenti sono sotto il diretto controllo della famiglia reale, mentre per l’assegnazione di altri incarichi, l’unico requisito richiesto è la nazionalità, non l’appartenenza etnica o setta religiosa.

Gli sciiti sauditi, nel loro paese, hanno lavorato fianco a fianco con i loro compagni sunniti.
Possono ottenere impieghi nelle forze armate e servizi di sicurezza, senza nessun ostacolo, anche in tempi recenti, ad esempio il capo della polizia di Medina è stato un saudita sciita.
L’ambasciatore saudita nella capitale iraniana Teheran, ed il console saudita a Mashad, erano sciiti sauditi. Inoltre ci sono cinque sciiti membri del “Consiglio Consultivo” (Majlis Al-Shura) dell’Arabia Saudita, tra 150 membri.

Diversamente, in Iran i cittadini, al momento di una domanda di lavoro, sono interrogati in ogni fase, sulla loro scuola di pensiero o setta religiosa di appartenenza.

Uffici importanti sono vietati ai sunniti, ma i governanti iraniani hanno trascurato di assegnare ai cittadini sunniti anche ruoli di basso livello, mentre ufficialmente sostengono che il sistema si fondi sulla “Repubblica e Democrazia”.
La comunità sunnita in Iran è, per numero, largamente la seconda del paese.
La comunità sunnita ha svolto un’importante ruolo nella vittoria della rivoluzione contro il regime dello Shah. Dopo la vittoria, i sunniti sono stati favorevoli al nuovo regime, e la calda accoglienza ai funzionari statali in aree a maggioranza sunnita, è stata una prova di questo attivo supporto.
Nonostante tutto questo, dall’epoca della vittoria della rivoluzione, nessun sunnita è stato mai nominato ministro, vice ministro, ambasciatore o membro di qualsiasi ambasciata iraniana, governatore o vice di una provincia, anche di quelle con il 90% di popolazione sunnita.
Nella forze armate, i sunniti sono presenti solo come soldati semplici o impiegati, nulla di più.
Prendiamo ad esempio la provincia a maggioranza sunnita del Sistan Baluchistan, in cui i sunniti amministrano il 5% degli uffici, sono sunniti 13 dei 170 membri del “Consiglio Provinciale”, così come non c’è nessun membro sunnita nel “Consiglio Superiore” (Shura Negahban) ed altri dipartimenti supremi.
“Sei sunnita o sciita?” questa domanda viene continuamente posta ai cittadini oppressi, nella maggior parte dei dipartimenti statali ed anche ai pazienti in alcuni ospedali.

Interferenza nelle questioni religiose.

Riguardo la distribuzione del lavoro, in Iran i cittadini sunniti sono stati colpiti da un trattamento discriminatorio.
Il divieto di diritti costituzionali, religiosi e civili; l’interferenza nelle questioni educative e religiose; il divieto di costruzione di una moschea per più di un milione di cittadini sunniti di Teheran; la proibizione di celebrare le preghiere comunitarie del Jumu’a e le feste di Eid nelle grandi città, come in molte altre di eseguire in congregazione le cinque preghiere prescritte nel loro tempo, sono alcuni esempi di ciò che ha reso ansiosa la comunità sunnita iraniana.

D’altra parte, i cittadini sciiti dell’Arabia Saudita hanno una grande moschea nella capitale Riad, nella quale celebrano regolarmente la preghiera del Jumu’a.
In tutte le aree e città in cui vivono, hanno luoghi di culto separati.
Gli sciiti sauditi hanno una “husainiya” (Imam Bargah) a Medina, inaugurata a suo tempo dall’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani. (1)
Inoltre, a differenza dei sunniti iraniani, che in maggioranza vivono in regioni di confine e sono economicamente vulnerabili, gli sciiti sauditi hanno forti comunità e grandi società commerciali, verso le quali non vengono fatte politiche governative discriminatorie.

Se qualcuno volesse documentarsi e ponderare senza pregiudizio, concluderà che gli sciiti nel Regno dell’Arabia Saudita, vivono in condizioni decisamente migliori dei sunniti nella Repubblica Islamica dell’Iran.
Sarebbe più opportuni, per quegli elementi filo regime iraniano, confrontare le condizioni dei sunniti in Iran con quelle delle minoranze sciite negli stati democratici/repubblicani, se sono ansiosi di confronti.
Di conseguenza pare logico guardare alla condizione della minoranza sciita nei vicini Pakistan ed Afghanistan.

SCIITI IN AFGHANISTAN E PAKISTAN
Un breve sguardo dimostra come per il governo di questi paesi gli sciiti godano di assoluta libertà.

Sciiti sono stati, vice presidente alcuni governatori e ministri dell’Afghanistan, in Pakistan il presidente e molte importanti figure istituzionali del paese sono state degli sciiti, oltre che importanti membri di forze armate e servizi segreti.
Gli sciiti godono di completa libertà religiosa, vi sono molti loro luoghi di culto sia a Kabul che ad Islamabad, ed ovunque essi vivano, da piccole a grandi città.

In conclusione, i governanti iraniani ed i loro difensori, dovrebbero provare a proporsi come un esempio per gli altri stati, nel trattamento delle minoranze etniche e religiose, invece di azzardare comparazioni. Dovrebbero dimostrare che la “Repubblica Islamica dell’Iran” crede realmente nella giustizia ed eguaglianza tra sette ed etnie diverse.

Sunnionline 

Nota (1):
Poco distante dalla tomba del Profeta Muhammad (S), gli sciiti hanno uno spazio esclusivo per le loro pratiche!!

Alcuni esempi:
Husseiniya
http://www.youtube.com/watch?v=MYwi3SEGqXY
http://www.youtube.com/watch?v=W_zvdte1QsQ&feature=related
Matam a Medina
http://www.youtube.com/watch?v=R22E0U11jf8&feature=related
Adhan sciita a Medina
http://www.youtube.com/watch?v=TIMgbaAeoGg&feature=related
In Riad
http://www.youtube.com/watch?v=YGl5ZgAMen0&NR=1

FONTE: http://en.sunnionline.us/

Traduzione a cura di “Studiamo la Shia”

Articolo pubblicabile riportando la fonte :http://studiamolashia.blogspot.com/